La vittoria netta e perentoria sulla malcapitata Paganese ha permesso al Manfredonia di arrivare alla sosta di domenica 11 febbraio con la decima posizione in classifica, con 28 punti. Le statistiche parlano di sei vittorie interne, le stesse esterne e di tanti pareggi, dieci, come nessun’altra squadra del girone H della serie D. I pareggi sono il rimpianto maggiore: tanto in casa quanto in trasferta (Bitonto per fare un nome) spesso la “x” ha penalizzato i Sipontini che meritavano i tre punti. Mister Cinque ha confessato di gradire il riposo un po’ per tirare un po’ il fiato e un po’ per preparare al meglio questo rush finale in cui, da sempre, si decidono i campionati, in testa ed in coda. Chi conosce la Serie D e a Manfredonia di questi campionati se ne sono disputati tanti, sa che a dodici giornate dal termine la concentrazione deve essere massima in ogni match. Il Manfredonia domenica 18 febbraio deva recarsi a Santa Maria Di Castellabate, Salerno, in casa del Pol. Santa Maria Cilento attualmente ultima che ha perso le ultime tre gare. In casa ha battuto solo Palmese e Gravina, il primo novembre, poi cinque sconfitte e quattro pareggi. Sottovalutarlo può essere l’errore che i Sipontini non possono permettersi. Mirko Giacobbe & Company sanno che vincere nel Cilento può essere il miglior viatico per affrontare in casa il Gallipoli, la domenica successiva ed ipotecare la permanenza nella quarta serie nazionale. La squadra è in un buon momento fisico e mentale. Il proficuo lavoro del DS, Livio Scotto, e del mister sipontino, Franco Cinque, hanno plasmato un gruppo che in campo si esalta: c’è grande collaborazione tra i reparti e a livello individuale. La convocazione al Torneo di Viareggio del gioiellino Daniele Balba è stata vissuta come un successo per tutti compagni che in campo e fuori non lesinano consigli al giovanissimo e promettente campione locale.
di Antonio Baldassarre