“Manfredonia Miramare SSD” e “Manfredonia Calcio SSD” apprendono con sconcerto e rammarico quanto asserito in un comunicato diramato dalla “Gradinata Est” in ordine alle vicende riguardanti lo Stadio “Miramare”, in quanto i contenuti vengono nuovamente travisati e totalmente strumentalizzati da parte di qualcuno, a cui, evidentemente, non interessa prioritariamente la risoluzione delle problematiche, ma, piuttosto, denigrare personalmente chi con sforzi ed investimenti privati sta tenendo in vita il calcio a Manfredonia.
“Manfredonia Miramare” e “Manfredonia Calcio” non si sottraggono al confronto e non hanno nulla da nascondere e\o mistificare, tant’è che l’incontro con il Commissario Grandolfo, scaturisce da una formale richiesta di inizio settimana della Manfredonia Calcio ad una manifestazione pubblica di sensibilizzazione al tema. Raccogliendo il cortese invito del Commissario, la Manfredonia Calcio ha esteso la partecipazione a rappresentanti del settore giovanile, genitori e tifoseria.
L’incontro è partito da un incontrovertibile dato di fatto: il “Miramare” non ha mai avuto il certificato di agibilità ed è stato consegnato al concessionario “Manfredonia Miramare” (il cui compito, da bando, era solo quello di sostituire il tappeto di gioco per ottenerne l’omologazione; lavori completati correttamente e certificati da un collaudo tecnico-amministrativo del 29 settembre 2023 del Comune di Manfredonia) senza le necessarie certificazioni ed opere necessarie all’ottenimento della stessa. Pur nonostante, “Manfredonia Miramare”, con altri investimenti privati non previsti da progetto e non di iniziale propria diretta competenza, ha provveduto alla realizzazione di ulteriori opere richieste dalla Commissione Provinciale di Pubblico Spettacolo. Di tali criticità e del tortuoso iter tecnico-amministrativo sono stati sempre edotti i tifosi, ivi comprese le risultanze dell’ultima seduta di Commissione del 2 febbraio.
Sia “Manfredonia Miramare” che “Manfredonia Calcio” stanno subendo incalcolabili danni economici e d’immagine arrecati dalla prolungata chiusura dello Stadio, in un campionato impegnativo e oneroso come quello di Serie D che si sta affrontando con egregi risultati, nonostante tutte le difficoltà, considerando che il 13 luglio il titolo sportivo era praticamente fallito e salvato in extremis da un impegno economico di un privato.
Senza il provvidenziale intervento di investimenti totalmente privati Manfredonia, oggi, non avrebbe nè la prospettiva di uno stadio idoneo e funzionante- viste le enormi e pluriennali difficoltà finanziarie del Comune- , né una squadra di calcio che sta disputando una stagione entusiasmante per risultati sportivi.
Pertanto, Manfredonia Calcio e Manfredonia Miramare, diffidando e prendendo le distanze da certi modi di fare di soggetti opportunisti e sciacalli (che pericolosamente con le loro azioni minano ed inquinano la serenità dell’ambiente sportivo e sociale), fa appello al buonsenso delle persone perbene e che hanno davvero a cuore le sorti del futuro del calcio sipontino, confermando incondizionatamente la fiducia e la collaborazione con le Istituzioni preposte al fine di addivenire, nel rispetto delle Leggi, alla più celere soluzione per risolvere le residue problematicità e consentire al “Miramare” di avere finalmente la sua prima storica certificazione di agibilità.
SSD arl Manfredonia Calcio 1932
SSD Manfredonia Miramare