L’Ente parco nazionale del Gargano ha approvato il progetto esecutivo di efficientamento energetico del Centro visite dell’Oasi Lago Salso che sarà possibile realizzare grazie all’ammissione a finanziamento di un bando del Ministero dell’Ambiente a valere sul programma “Parchi per il Clima” che prevede interventi finalizzati alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici e alla riduzione di CO2.
L’Oasi Lago Salso è una zona umida costiera del Golfo di Manfredonia all’interno di un sistema di zone umide tra le più importanti d’Italia, designato come Sito d’Importanza Comunitaria (SIC “Zone umide della Capitanata”) e come Zona di Protezione Speciale (ZPS “Paludi presso il Golfo di Manfredonia”).
Gli interventi rientrano nella strategia di riprogrammazione e di possibile rilancio dell’area a cui l’Ente sta lavorando di concerto con gli altri decisori istituzionali nella speranza di avviare presto una nuova fase di gestione di questo importante sito naturalistico, volta alla sua fruibilità.
La proposta portata avanti dalla presidenza dell’Ente Parco è da sempre stata basata sulla prioritaria necessità di realizzare – nella zona paludosa e dei prati allagati – una Riserva Naturale di Stato al fine di affermare una reale tutela degli ambienti naturali ivi esistenti e a questa unire una gestione ad hoc per attivare utili e ambientalmente sostenibili processi di valorizzazione socio-economica dell’intera area.
La rafforzata presenza dell’Arma nell’area assicurerebbe, non solo il maggiore e più attento controllo di una zona da sempre oggetto di vari abusi (per esempio, il bracconaggio, la pesca di frodo, ecc.), ma permetterebbe anche di svolgere più qualificate attività di monitoraggio della biodiversità ivi esistente e una più efficace ed efficiente manutenzione della vegetazione e, in particolare, dei canneti nella zona umida.
Gli interventi finanziati con un importo di 284mila euro riguardano lavori di messa in sicurezza, isolamento termico, di installazione di impianto fotovoltaico e di climatizzazione.
Altri soldi buttati alle ortiche, anzi ai “cardoni” di cui quella zona ne è piena, come i primi 600 milioni di lire costati per la sua costruzione mai andata in funzione. IO C’ERO!!!