Gioia a metà per la riapertura al pubblico del Miramare, dove il Manfredonia cade dopo una serie di buoni risultati ed un ritrovato entusiasmo.
Sipontini poco brillanti quest’oggi, nonostante un discreto primo tempo, che lasciano l’intera posta ad un Fasano cinico e ben messo in campo, ritrovando la vittoria esterna dopo quasi tre mesi.
Senza Bamba squalificato, Cinque fa scivolare Forte a destra inserendo l’under De Vito dal 1’ a sinistra; in attacco c’è di nuovo Calemme, con Babaj, Balba e Carbonaro.
L’approccio del Donia non è malvagio e dopo 3’ Balba si inserisce bene a destra ma scivola al momento di concludere, colpendo male la sfera. Al 9’ punizione insidiosa di Giacobbe, palla di pochissimo alta sulla traversa e poco dopo Calemme si mette in proprio e prova dal limite, palla ampiamente alta.
Dopo la prima “folata”, la gara vive una fase di stallo interrotta intorno alla mezz’ora, riaccendendosi al 34’ con l’azione personale di Brignola, che da sinistra parte in serpentina e conclude vicino all’incrocio, Paduano però copre bene il suo palo.
Al 36’ occasione per i sipontini sui piedi di Amabile che dal limite, di controbalzo, conclude a botta sicura chiamando Lazar ad un gran colpo di reni per rifugiarsi in angolo. Risposta immediata del Fasano con al 38’ con Battista, che taglia da destra e in diagonale sfiora il palo.
Il Manfredonia vuole sbloccarla e ci va vicinissimo al 39’: corner calciato da Calemme, svetta di testa Giacobbe ma la sfera sbatte sul palo. Brividi invece al 42’ con la punizione dal limite centrale di Battista, palla di poco a lato.
La ripresa si apre con il vantaggio del Fasano: schema da punizione, Melillo serve corto Battista che lascia partire una legnata da fuori area, il tiro è centrale ma batte Paduano grazie ad una piccola deviazione.
Il gol subito blocca mentalmente i padroni di casa, che provano a riaprire il match cercando la giocata da fuori come al 18’ ma il tiro di Amabile è centrale. Cinque mette dentro tutti gli avanti a sua disposizione, nel tentativo di scardinare il muro del Fasano che però gestisce bene il vantaggio, resiste e porta a casa l’intera posta.
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Foto Merlcarne
