La petizione, garantita a livello costituzionale, è un diritto dei cittadini di avanzare proposte, richieste o reclami all’Amministrazione per esporre comuni necessità. In ambito comunale: “Nello Statuto devono essere previste […] procedure per l’ammissione d’istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e devono essere, altresì, determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. […]» (art. 8, co. 3 del TUEL). A quanto si evince però dallo Statuto del Comune di Manfredonia all’art. 39 viene, sì, istituito il diritto in questione, ma non si prevede alcuna procedura, rinviando ad un regolamento inesistente e rendendo di fatto la norma priva di efficacia. Ciò che manca quindi è la definizione delle modalità procedurali per petizioni d’iniziativa popolare, in cui vengono determinati, ad esempio, i criteri di autenticazione e di raccolta delle firme o il numero minimo di sottoscrizioni. In realtà lo stesso Statuto prevede una serie di regolamenti di attuazione degli istituti di partecipazione che non sono mai stati emanati, tranne che per il regolamento sul referendum, approvato con deliberazione del C.C. n°18 del 22.07.2016 in occasione del referendum consultivo sul deposito “Energas”. Ma partecipare attivamente significa svolgere consultazioni (anche attraverso sistemi informatici attivabili sul sito comunale) o vere e proprie assemblee cittadine, premettendo che un confronto diretto con la popolazione e con le organizzazioni più rappresentative riuscirebbe a garantire un intervento amministrativo mirato e senz’altro più proficuo su svariati temi di interesse collettivo, come ad esempio: l’Ospedale, l’impianto fognario o lo Stadio Comunale, per citarne alcuni. L’obiettivo è quello di valorizzare degli strumenti che sono già previsti nel nostro Ordinamento ma che non vengono attuati, al fine di promuovere una partecipazione politica di tutti i cittadini ed informarli sulle possibilità di poter svolgere, in questo modo, un ruolo attivo nei processi decisionali dell’Amministrazione, attraverso forme di iniziativa popolare che sono alla base del principio di democraticità.
di Pasquale D’Antuono