Sabato 2 Novembre 2024

Come Diogene si cerca con la lanterna il candidato sindaco

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Una scelta difficile per una situazione problematica

 

IN SORDINA, ma procedono i preparativi per la campagna elettorale propedeutica alle consultazioni elettorali amministrative che si terranno molto probabilmente nella prima decade di giugno prossimo in uno con le elezioni europee. Tanti i sussurri, le voci, i ballon d’essai, che si rincorrono ma niente di certo e indicativo. D’altra parte non potrebbe essere diversamente data la situazione di estrema incertezza acuitasi a seguito delle ultime spregiudicate disavventure amministrative che hanno creato confusione e disorientamento. Un equilibrio precario sul quale ha fatto improvvisa irruzione quella sconcertante vicenda del sequestro di droga e consequenziale arresto dei responsabili, che ha visto coinvolto indirettamente un noto politico di lungo corso PD. Un’ombra tutta da chiarire che pare sia scivolata senza conseguenze in ambito politico, meno in quello cittadino.

LA PREROGATIVA più importante da verificare e quindi da presentare, è la chiarezza delle situazioni e di conseguenza delle eventuali proposte di impegno a governare la città. Sono saltati tutti i punti di riferimento, tradizionali o meno che fossero. E dunque anche i consolidati schieramenti di sinistra e di destra passando magari dal centro. Si riparte da molto meno che da zero. Le avance sono tante in gran parte in cerca d’autore. A valutare le “voci” che vanno emergendo da uno scenario paradossalmente riservato, molto attivo è il gruppo che nella passata breve e travagliata stagione amministrativa ha svolto il ruolo di opposizione evidenziando impegno e conoscenza delle problematiche cittadine. Vale a dire: PD, Molo 21, Progetto Popolare, Con, 5Stelle. Una univocità di intenti che si sta cercando di codificare in un regolamento di alleanza strutturata. Cosa non facile in tempi ordinari, figuriamoci in circostanza di emergenza.

DALL’ALTRA parte, il centrodestra, in rigoroso stand by in attesa che chiarimenti e indicazioni vengano dal congresso provinciale di Forza Italia protagonista prima come sponsor e maggior azionista della nefasta amministrazione Rotice e poi come grimaldello per la sua deposizione. A proporsi come forza di destra o giù di lì, un gruppo di ex recenti e passati, a titolo personale. Il panorama presenta una miriade di civiche in attesa di eventuali aggregazioni. Nomi ancora niente, di eventuali consiglieri comunali e men che meno per il sindaco. La scelta del candidato alla massima carica di Palazzo San Domenico, rappresenta il Nodo gordiano della situazione. Dal riserbo generale emerge l’autocandidatura di Antonio Tasso con “Agiamo” che rimanda ad un laconico «vedremo» eventuali possibilità di alleanze.

L’IDEA teorizzata è quella di una figura di indiscutibile caratura culturale oggettivamente riconosciuta e accolta dalla comunità politica e sociale; una figura di prestigio, autorevole da opporre a candidature “promesse” da pescare nel retroterra politico, o a minestre riscaldate. La prossima consultazione elettorale deve decretare, è l’orientamento popolare, un taglio deciso e netto con un passato che ha causato una deprecabile povertà economica e sociale che non merita e che pertanto va decisamente superata.

   Michele Apollonio

 

 

 

 

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