Parler de cuisine, c’est parler de Carnaval…
Dirà Auguste Escoffier: “La bonne cuisine est la base du véritable bonheur”… “la mia scuola è un mondo, un tempio sacro dove si può filosofeggiare”, affermerà Calvino.
Dal cilindro ci appare “Mangiamece a ciambotte”: Cooking Show a cura di chef e studenti dell’Istituto Alberghiero IPEOA “Michele Lecce”, sede di Manfredonia, che si è svolto a partire dalle ore 11.00 presso l’Info Point in Piazzetta Mercato.
Prendiamo a prestito la frase di Escoffier per un encomio al Dirigente Prof. Luigi Talienti ed a tutto lo staff. “La scuola è centrale nei processi socializzanti, ed il mio ringraziamento – afferma il prof. Talienti – va ai ragazzi impegnati oltre il tempo scuola, ai docenti, ai tecnici e a tutto il personale nonché all’organizzazione”.
Un ritorno alle origini è quanto si è voluto esprimere nella manifestazione di oggi da parte della scuola alberghiera, ma anche la consapevolezza delle risorse che ci sono: “è stata un’altra occasione in cui la scuola si pone al centro del territorio – conclude il prof. Talienti – per preservare usi costumi e tradizioni. Per garantire ai giovani l’acquisizione di messaggi civici, etici e giuridici, e quindi si agisce in prospettiva”.
La tradizione culinaria del carnevale sipontino è molto antica, riscontri se ne hanno nei documenti di archivio, in particolare dai “Cibari”, cioè dalle note spese giornaliere e mensili, redatte dai Priori o dalle Badesse, per contabilizzare sia le entrate che le uscite dei conventi cittadini.
Dai “cibari” dei Celestini si riscontra che nel 1721 (seguendo una tradizione già invalsa nel ‘600), in occasione del Carnevale, si consumavano “pietanze straordinarie”… u rungh, a trascene, i munnelecchije, a ciambotte, l’ostije chiene, a farrete… (peraltro preparata dagli alunni dell’indirizzo serale, presenti anche gli alunni e docenti dell’indirizzo Accoglienza) tanto per citare qualcosa!.
In queste “occasioni” erano presenti molti ospiti, sia laici che ecclesiastici, venuti a Manfredonia proprio per “celebrare” o “festeggiare” il Carnevale.
La scuola è questa… la sintesi di cultura, storia e tradizioni. Una scuola semplice e innovativa, che fa esperienze ed esperienza, che si apre alle strade e alle piazze della città.