Lo scorso 27 dicembre, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Ugo Patroni Griffi, e Antonio Albanese, presidente del C.d.A. e legale rappresentante dell’impresa “C.I.S.A. S.P.A.”, capogruppo mandataria del Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) costituito da “C.I.S.A. s.p.a./Operazione s.r.l./Fincosit s.r.l./ Consorzio Stabile i.t.m./ Nautilus s.r.l” hanno sottoscritto il contratto di appalto per i “lavori di recupero e di rifunzionalizzazione del Bacino Alti Fondali (BAF) nel porto isola di Manfredonia”.
L’AdSPMAM ha così chiuso e rispettato tutti i tempi tecnici di una procedura estremamente complessa e articolata che consente all’Ente portuale di fruire di 80 milioni di euro rivenienti dal Piano Nazionale Complementare al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), e di 41 milioni rivenienti dal fondo ZES Recovery Fund; atteso che il quadro economico complessivo per la realizzazione dell’opera è di 121 milioni di euro.
Si passa, quindi, alla fase esecutiva di un progetto destinato ad imprimere una svolta storica allo scalo sipontino. L’appalto, infatti, prevede la realizzazione di lavori manutentivi di risanamento corticale delle strutture in calcestruzzo armato del BAF, nonché la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di rifunzionalizzazione, consolidamento strutturale, miglioramento sismico.
Nei giorni scorsi, peraltro, l’Ente portuale ha sottoscritto una convenzione, della durata di tre anni o comunque fino al collaudo delle opere, con Sogesid S.p.A., attraverso la quale viene affidata alla Società in-house del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la Direzione dei Lavori (compreso il Coordinamento della Sicurezza in fase di Esecuzione).
“Manfredonia saluterà il nuovo anno con prospettive di sviluppo straordinarie- commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Stiamo per realizzare un’opera storica e strategica che prevede interventi radicali che non solo miglioreranno significativamente la sicurezza dello scalo, ma imprimeranno un rilevante impulso alla crescita economica e infrastrutturale di tutto il territorio. Trasformeremo il porto conclude Patroni Griffi– in un hub moderno ed efficiente; un polo logistico e commerciale di rilevanza internazionale”.
Le strutture del Bacino Alti Fondali sono, attualmente, interessate da una condizione critica, sostanzialmente riconducibile al degrado per corrosione delle armature e ai conseguenti effetti sul calcestruzzo. I lavori sono finalizzati non solo a conservare l’opera, tramite interventi corticali, di riparazione e di ripristino delle originarie condizioni di protezione delle armature e delle sostituzioni delle stesse, ma anche la contestuale rifunzionalizzazione che sarà ottenuta attuando, in particolare sul pontile di approccio e con modalità diverse anche sulle banchine, provvedimenti che riguardano il consolidamento strutturale degli elementi e il miglioramento del loro comportamento sotto l’azione sismica. Sinteticamente, gli interventi previsti nel progetto sono: lavori manutentivi di riparazione corticale; ripristino e protezione delle superfici in calcestruzzo; interventi di rifunzionalizzazione; allargamento della careggiata del pontile di approccio; consolidamento strutturale; miglioramento sismico.