Grande vittoria per i biancocelesti di mister Cinque, che espugnano il Capozza conquistando tre punti fondamentali per la corsa alla salvezza contro la corazzata Casarano. Una gara fatta di concentrazione, cattiveria agonistica e tanto spirito di sacrificio per un Manfredonia numericamente in difficoltà, ma caratterialmente al top.
L’inizio è subito in discesa e dopo 10’ la sblocca il Manfredonia: Carbonaro strappa il pallone dai piedi del difensore e premia l’inserimento di Calemme, messo palesemente giù a pochi passi dalla porta. Dal dischetto Mirko Giacobbe insacca. La gara diventa nervosa, oltre ad essere molto maschia e si contano già 5 ammonizioni nella prima parte di gioco che, a parte una conclusione volante tentata da Babaj non offre altro.
La ripresa si apre con un doppio cambio per il Casarano, che al 6’ trova il pareggio proprio grazie ai due nuovi entrati: Gjonaj assiste Corvino atterrato da Konate e dal dischetto lo stesso attaccante, da poco entrato, rimette la palla al centro.
Il Casarano cerca di sfruttare le sue individualità ed al 17’ va vicino al gol con Gambino, che liscia di tacco a un metro dalla porta l’assist di Gjonaj.
Dopo pochi minuti (19’) arriva la risposta del Donia con il diagonale insidiosissimo di Babaj, ma la sfera sfiora il palo più lontano.
E’ un botta e risposta in campo, il Manfredonia non sembra soffrire nonostante difronte abbia una corazzata costruita per vincere il campionato; al 31’ punizione velenosa di Corvino, respinge Paduano.
Al 39’ palla-gol clamorosa per i sipontini ma Babaj, a pochi metri dalla porta, controlla e calcia male. L’attaccante greco classe 2004 si fa perdonare poco dopo (41’) mettendosi in proprio: salta tre avversari in velocità e insacca tra le gambe del portiere, realizzando un grande gol risultato decisivo per portare a casa i tre punti.
Area Comunicazione Manfredonia Calcio
Foto Lucia Melcarne