Giovedì 21 Novembre 2024

Continuare a guardare avanti 

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L’anno volge al termine. Se ne va in archivio pieno di speranze per la terra di Capitanata dove non sono pochi i segnali di una ripartenza attesa da anni. Ricaccio dal taccuino gli appunti di un anno parecchio convulso per quei fatti non sempre edificanti che tutti vorremmo dimenticare. Per questo preferisco soffermarmi solo su ciò che conforta lo sguardo verso il domani. A Foggia un’inedita coalizione denominata campo largo riporta il Capoluogo fuori dalla palude. E’ stata un’operazione complicata e a tratti piena di colpi di scena, ma è riuscita nell’obiettivo di riaprire alla città una via di riscatto. Mario Furore, giovane parlamentare europeo del Movimento 5 Stelle, sceglie Maria Aida Episcopo per riprendere il Palazzo, mettendo nell’angolo le forze di un centrodestra allo sbando. Una mazzata. Una manovra sapiente che gli è costata qualche colpo gobbo non solo dagli alleati del Pd, sempre sin troppo abili nell’occupare spazi di governo, ma anche da qualche improvvido compagno di avventura dalla vista corta. Ma è il risultato politico che conta. E quello di Foggia è storico. Chapeau! A Manfredonia si spezza l’albero delle vele del cambiamento spiegate da Gianni Rotice. E nel nuovo anno la storia della Città di Re Manfredi dovrà fare ancora una volta i conti con se stessa, forse ripartendo da una riedizione del campo largo sperimentato a Foggia, purché sia un campo giusto come dice il leader pentastellato Giuseppe Conte. E questo dipenderà più che altro dalla solidità dei rapporti tra il partito della Schlein e il movimento di Conte. Insomma, se il patto sarà chiaro l’amicizia  sarà lunga, caso contrario ognuno per la sua strada. Nel nuovo anno, a gennaio, si rinnoverà il Consiglio Provinciale, non per il presidente. Anche questa volta, forse l’ultima, sarà il voto ponderato dei consiglieri comunali dei comuni a decidere i 12 consiglieri che saliranno lo scalone di Palazzo Dogana. Appuntamento cruciale per le forze progressiste per due ragioni: il voto di Foggia ha consolidato il vantaggio del centrosinistra e poi il buon governo di Giuseppe Nobiletti, presidente austero ed affidabile. Sono più che convinto che l’Ente tornerà nuovamente al voto con il vecchio sistema perché l’indirizzo del Legislatore nel voler tornare al vecchio sistema è più chiaro della luce. Si voterà anche a San Severo, dove il sindaco Francesco Miglio passerà la mano dopo aver risposto con caparbietà ad amministrare un territorio difficile quanto importantissimo per la Capitanata. San Severo rimane un avamposto strategico per il territorio, una città di confine che serve per allargare lo sguardo oltre la Puglia. L’anno che bussa alle porte segnerà anche l’arrivo del nuovo numero 1 della Camera di Commercio. L’imprenditore Damiano Gelsomino lascia un’eredità di compostezza e stile. La sua è stata una presidenza ineccepibile, caratterizzata ogni giorno da rettitudine morale. Sapranno continuare sulla stessa via? E per finire il 2023, il taccuino ha preso buona nota, ci consegna due perle bellissime. La prima la infila Giuseppe Pitta, bravo sindaco di Lucera, che riesce con una squadra eccellente a portare Lucera tra le 10 finaliste candidate al titolo di Capitale Italiana della Cultura del 2026. Un colpo da manuale per dirla con Orfina Scrocco, instancabile animatrice culturale di quel pezzo di Capitanata. Lucera, crocevia di Popoli e Culture: che meraviglia! L’altra perla la infila Agostino De Paolis, sindaco di Accadia, che inaugura il Museo delle Origini all’interno di Palazzo Di Stefano. Amministratore serio e tenace, De Paolis consegna un autentico capolavoro che rappresenta non solo il simbolo del riscatto culturale di Accadia ma di tutti i Monti Dauni, lanciando così un ponte verso il futuro. Insomma, non avremo proprio un cielo stellato sulla testa ma a ben guardare questa nostra terra può sperare perché può rinascere, nonostante l’anno bisestile che riaprirà i nostri giorni.

Auguri e buona vita a tutti.

di Micky dè Finis

Articolo presente in:
News · Venti ed Eventi

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