Solo 45’ di gioco nel silenzio del Miramare per il Manfredonia e la Fidelis Andria, a causa della sospensione del match decretata dal signor Lupinski della sezione di Albano Laziale, afflitto da un problema muscolare che lo ha costretto ad interrompere anzitempo il match, con gli ospiti in vantaggio.
Un primo tempo interpretato bene dai ragazzi di Cinque, penalizzati oltremodo dal rigore non concesso dopo sessanta secondi e dal cinismo della Fidelis, avanti di due gol col minimo sforzo.
L’approccio dei sipontini di Cinque è quello giusto e dopo nemmeno un minuto di gioco ecco il primo, clamoroso episodio in area andriese: Achik da destra serve Carbonaro, atterrato nettamente in area da Riefolo e Padalino. Sarebbe rigore netto ma no per il signor Lupinski, tra le veementi proteste del Manfredonia.
Dopo 2’ la risposta della Fidelis firmata dagli ex Quitadamo e Giambuzzi, col primo che serve l’argentino, piattone destro di prima controllato a terra da Borrelli.
Per il Donia si complicano le cose con l’infortunio di Forte (dentro Fissore), nonostante ciò l’occasione per passare arriva al 12’ sui piedi di Calemme, che dalla sua mattonella tenta il tiro a giro, deviato in angolo.
Il Manfredonia sente di potertela giocare ed al 14’ è ancora Carbonaro a cercare la via del gol, servito da Achik, ma la sua puntina è deviata in angolo da Baietti.
Al 16’ l’episodio che sblocca il match: Scaringella impatta su Fissore, per l’arbitro questo è rigore che lo stesso attaccante realizza, spiazzando Borrelli.
Il gol subito ingiustamente gela il Manfredonia, che al 22’ subisce il raddoppio: combinazione nello stretto Jefferson-Scaringella che libera Quitadamo, palla al centro dell’area per Riefolo che segue l’azione e tutto solo fredda Borrelli.
Sul finale di primo tempo (42’) Konate serve Achik a destra, conclusione insidiosa parata in due tempi da Baietti. Poi l’infortunio all’arbitro e la sospensione della gara, con la ripresa a data da destinarsi.
Cronaca www.manfredoniacalcio1932.net