Il tema dell’industria a Manfredonia è uno dei tanti ancora fortemente dibattuto perché non ha ancora acquisito la giusta maturazione ed identità. Quale industria a Manfredonia?… E la storia “recente” ci conduce alla strage messa in atto dallo Stato Italiano nel 1968 a discapito dello sviluppo eco-compatibile ed ambientale del nostro territorio: la tragica faccenda dell’Enichem. Una grande industria che mal si conciliava con la cultura e la
vocazione delle nostre aree più consone ad accogliere la piccola e media impresa. Non vogliamo parlare di “industria del Carnevale” altrimenti scateneremmo la suscettibilità degli analisti a braccia conserte e degli artisti del Carnevale di Manfredonia, che, scoraggiati dal passato, hanno tirato i remi in barca, incapaci di evolversi, proporre, riorganizzarsi e riscattarsi dalle altrettanto violente vicissitudini messe in atto da decenni di politica autoreferenziale affatto concentrata sul benessere della comunità e lo sviluppo sociale, motivo per il quale siamo messi come stiamo messi. Evitiamo di parlare dell’industria della cartapesta, dotata di capannoni che negli ultimi venti anni nessuna amministrazione comunale o commissione straordinaria ha voluto regolarizzare e legalizzare. Vogliamo parlare di un’altra industria e non di quella del Carnevale che svilupperebbe il turismo e l’artigianato ma ferma poiché avvinghiata su se stessa, inadeguata nel produrre progettualità e quel business che anche i carnevali limitrofi, con pochi anni di vita, hanno saputo inventarsi guardando alla nostra tradizione quasi secolare e cavalcando l’onda della nostra incompetenza e presunzione. Vogliamo parlare invece delle nostre aree industriali da oltre 20 anni senza quei servizi essenziali: acqua, fogna, luce, manutenzione e di tutti quegli imprenditori che temerari sono stati capaci di andare avanti nonostante tutto, nonostante il nulla. Qualcuno potrebbe alzare il dito e dire: “ma per fortuna abbiamo un’area industriale…” vorremmo vedere se a casa di questa persona togliessimo l’acqua e la fogna come si organizzerebbe. L’Ing. Andrea Trotta, esperto in ingegneria idraulica, collaboratore di diverse amministrazioni comunali ha cercato, sollecitato da qualche instancabile e caparbio imprenditore, di tenere alta l’attenzione su questo tema, continuando a produrre, dialogando con gli oberati uffici tecnici del comune, anche senza alcun incarico ufficializzato, progetti volti a risolvere l’annosa questione dell’urbanizzazione delle nostre aree industriali. Riuscirà l’attuale commissione straordinaria ad organizzare un tavolo tecnico per gestire le risorse disponibili al MISE, pare di 2,8 milioni, e riaccendere le speranze degli imprenditori dell’area industriale di Manfredonia? Ve lo racconteremo nelle prossime puntate.
di Raffaele di Sabato