Una petizione dei residenti della frazione “Montagna” denuncia “presunti illeciti penali e amministrativi” nella realizzazione dell’opera
DUECENTO firme in calce ad una petizione inviata al Comune di Manfredonia, al Segretario generale, al dirigente dell’Ufficio tecnico urbanistico, alla dirigente del Servizio strategie e governo assistenza alle persone in condizioni di fragilità, con la quale si segnalano «presunti illeciti penali e amministrativi presso l’immobile sito in Manfredonia località Ruggiano». L’immobile in questione è quello destinato a “Comunità riabilitativa assistenziale psichiatrica per autori di reato”, ultima denominazione di quella iniziale di “Albergo dei Mandorli” e successiva “Albergo menta e rosmarino” costruito negli Anni 80 sulla scia dello sviluppo turistico di quella amena località garganica (e perciò chiamata “Montagna”) frazione di Manfredonia sul cui golfo è protesa, costituita da tre popolosi borghi – San Salvatore, Tomaiuolo, Ruggiano – e una miriade di ville e immobili vari.
LA NUOVA destinazione ha creato «una grave apprensione» nei residenti che si sono riuniti in “Comitato Montagna” e affidato ad un tecnico il compito di verificare la regolarità dell’iniziativa. Gli esiti dell’indagine hanno riscontrato «una serie di incongruenze, vere e proprie anomalie, che circonderebbero la struttura, rendendola inidonea all’uso destinata con le naturali ripercussioni, quanto alla tranquillità dei residenti limitrofi», rileva l’avvocato Giuseppe Prencipe” al quale si sono rivolti i residenti della Montagna.
DAGLI ATTI amministrativi i cui estremi sono riportati dettagliatamente nell’esposto, risulterebbero gravi problematicità riguardanti gli “Abusi e condono edilizio”, il “Cambio di destinazione d’uso”. La struttura si compone di un piano interrato, un piano rialzato, sedici camere da letto, tre locali esterni. Costruzione in completo abuso edilizio tant’è che, nel 1995 il titolare della struttura aderiva al condono per una somma di 54mila euro che però non è stata mai pagata. Nel febbraio 2023 con atto registrato presso l’ufficio UT Bari, la struttura veniva concesso in uso alla “Metropolis, società cooperativa con sede a Molfetta, per farne una struttura psichiatrica per autori di reato. A parte le richieste di documentazione non evase, i residenti evidenziano come «le opere non risultano condonate ma neppure avrebbero potuto esserlo ricadendo l’area sotto i vincoli: Parco Nazionale del Gargano, Paesaggistico, Idrogeologico, Natura 2000. Per quanto attiene il cambio di destinazione d’uso, i residenti rilevano che «i titoli edilizi presentati risultano illeciti ed irregolari» e ne certifica le ragioni.
«PER TUTTE queste ragioni – rileva l’esposto – le preoccupazioni dei cittadini firmatari della petizione si rivelano più che fondate in ragione di una semplicistica visione di aspetti urbanistici, esiziale per la corretta gestione della struttura: opere abusive, dichiarazioni anomale, cambi irregolari d’uso, assenza dei pareri prescritti, mancato versamento delle somme oblative, mancato pagamento degli oneri accessori, sistematiche e incomprensibili distrazioni procedimentali: un quadro di una singolare gestione amministrativa e urbanistica che lascia presagire il rischio di una analoga gestione operativa della struttura».
GLI INTERROGATIVI che si pongono sono tanti, sostanziali e angoscianti. L’ennesimo eclatante esempio di abusivismo che va ad aggiungersi ai tanti altri anche “prestigiosi” rimasti ordinariamente…abusivi.
Michele Apollonio
C’è anche un problema tecnico in quel di Ruggiano. Ogni qualvolta c’è un temporale ed anche in giornate ventose la linea telefonica a Ruggiano va in tilt. Per quanto mi hanno riferito le diverse compagnie telefoniche la cabina con le diverse porte si trova di fronte alla Struttura da poco inaugurata. Mi chiedo, quando e se dovessero andare in tilt come funzionerebbe la sicurezza? Con quali mezzi comunicheranno gli operatori del Centro?