Lo studio di Confcommercio sulla stretta creditizia e l’allarme di Bankitalia sono due campanelli di allarme che non devono essere sottostimati
Confcommercio ha realizzato avvalendosi del supporto di Format Research un focus sul tema della stretta creditizia per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi. Quasi il 40% delle imprese del terziario, nel corso del 2023, ha ottenuto meno credito di quanto richiesto e 8 imprese su 10 hanno registrato un aumento del costo del credito a causa dell’inasprimento dei tassi di interesse
Secondo l’indagine inoltre, la stretta del credito comporterà per il 45% delle imprese un peggioramento della situazione della propria liquidità, con il rischio d’impatto negativo sulla domanda dei consumatori.
Nelle stesse ore la sede pugliese di Bankitalia lancia l’allarme, con un corposo dossier di 43 pagine, sul rallentamento dell’economia regionale nei primi sei mesi dell’anno che segna un meno 2% rispetto ai primi mesi del 2022.
“Il rapporto di Bankitalia Puglia sullo stato di salute dell’economia pugliese e l’indagine di Confcommercio sulla stretta creditizia sono due importanti letture sul mondo delle imprese. La sede di Bari di Bankitalia lancia l’allarme sul rallentamento della corsa della nostra regione che per anni è stata considerata la locomotiva del sud Italia, e Format Research per Confcommercio segnala che 8 imprese su 10, registrando un aumento del costo del credito, hanno rinunciato agli investimenti programmati. Non sono dati che ci devono spaventare, ma sono numeri sui cui tutti gli attori economici, territoriali e nazionali, devono lavorare.
La difficoltà di accesso al credito penalizza soprattutto le imprese più piccole, quelle con meno di venti dipendenti e cioè la maggior parte di quelle che compongono il nostro tessuto produttivo. Cosa significa questo? Minore crescita, minore sicurezza, minore innovazione e meno assunzioni.
La nostra Confederazione chiede da tempo al sistema bancario maggiore attenzione verso queste imprese che sono sottoposte a restrizioni creditizie ma sono anche, talvolta, le più meritevoli di un accesso al credito più facile.
Infine, per quanto riguarda l’andamento economico dobbiamo mantenere alta l’attenzione sui Fondi PNRR che possono essere determinanti per spingere di nuovo in alto la nostra economia. La Provincia di Foggia ha
già avviato la procedura di 37 gare di appalto per un totale di 79 milioni di euro di investimenti, ma, come ha già sottolineato Bankitalia, possiamo fare molto di più visto che nella regione arriveranno oltre 9 miliardi di euro. È una sfida importante che coinvolge tutti: pubblica amministrazione, imprese, stakeholder e famiglie; una sfida che abbiamo il dovere di vincere per il benessere nostro e delle generazioni future”, ha dichiarato il presidente di Confcommercio Foggia, Antonio Metauro.