Giovedì 21 Novembre 2024

Diabetologia eccellenza dell’ospedale di Manfredonia

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Con la dottoressa Monteleone reparto a pieno ritmo

 

«STIAMO recuperando tanti degli assistiti allontanatisi dopo la chiusura del reparto e per la pandemia da Covid: un dato di fatto che ci conforta enormemente e che dimostra la validità della riattivazione di un reparto fondamentale per l’assistenza sanitaria ai cittadini». Il reparto in questione è quello della Diabetologia presso l’Ospedale “San Camillo De Lellis” di Manfredonia e la dottoressa che ha parlato è Katia Monteleone, titolare del reparto che sta riportando al rango che gli compete e soprattutto infondendo fiducia tra i vecchi e i nuovi pazienti di una malattia cronica assai diffusa e, se non curata opportunamente, anche fortemente pericolosa non solo per le complicanze che comporta.

LA DOTTORESSA Monteleone è, come si suol dire, la persona giusta al posto giusto. È infatti una sperimentata specialista del settore, approdata al nosocomio di Manfredonia per una «serie di favorevoli combinazioni astrali» scherza. In realtà si sono verificate due condizioni fondamentali: la sede vacante (anche da fin troppo tempo, dal febbraio 2022), e la disponibilità della dott, Monteleone a trasferirsi dagli Ospedali riuniti di Foggia, dove prestava servizio, a Manfredonia. Artefice di tanto “prodigio”, il direttore generale dell’ASL Foggia, Antonio Nigri, profondo conoscitore del territorio, che ha colmato, nel modo più razionale una lacuna che pesava tantissimo sulla offerta dei servizi sanitari dell’ospedale di Manfredonia. Un intervento che si colloca nell’ambito di una serie di provvedimenti decisi dal direttore Nigri, finalizzati al rafforzamento e razionalizzazione dell’ospedale De Lellis di Manfredonia.

«SIAMO in una fase di rilancio del servizio ospedaliero e la risposta che stiamo registrando è molto lusinghiera e gratificante per il lavoro che svolgiamo» rileva la titolare del servizio diabetologia. «Ma soprattutto fa emergere – annota Monteleone – la necessità strutturale della presenza del servizio in un territorio nel quale storicamente la patologia diabetica è piuttosto diffusa, senza distinzione sostanziale tra uomini e donne». E a riprova della centralità territoriale dell’ospedale di Manfredonia, sono stati registrati pazienti provenienti da Foggia, San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo, Lucera, Lesina, Vieste, Castelluccio. «Una realtà in movimento che – segnala Monteleone – fronteggiamo con strutture e personale che andrebbero adeguati».

IL DIABEGTE è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli nel sangue, eppertanto ha bisogno di essere seguita attentamente. Fase fondamentale vitale è quella della “educazione terapeutica”, con scrupolosa attenzione all’alimentazione. «Dopo la visita basica – spiega la direttrice Monteleone – con la raccolta delle informazioni preliminari e la formulazione della diagnosi con le relative prescrizioni mediche, il paziente viene istruito sulla terapia comportamentale». Un caposaldo per tenere sotto controllo quella malattia tanto subdola quanto perfida, gestito dalle assistenti infermieristiche Donatella Racioppa e Ippolita Guerra, le stesse che nel periodo del lockdown per il Covid, somministravano le cure ai diabetici attraverso la finestra dell’ospedale.

  Michele Apollonio

 

 

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