La gara si sblocca subito, dopo 9’ infatti gli ospiti passano in vantaggio alla prima vera occasione: cambio di campo da Sepe a Gningue che serve Ferrara, zampata vincente che fredda Rossi.
Gara subito in salita ed al 26’ arriva anche il raddoppio materano: Russo fa partire l’azione allargando a destra su Gningue, che prende il tempo al marcatore e serve di nuovo il 10, tiro prima respinto e poi ribadito in rete dall’attaccante.
L’uno-due dei lucani abbatterebbe chiunque ma non il Donia, che non molla e con orgoglio accorcia le distanze al 29’ con Luis Hernaiz, che col piattone sinistro riapre i giochi prima di abbandonare il campo per infortunio.
Nel finale occasione per i sipontini: Calemme punta e salta l’uomo, palla ad Achik e conclusione respinta sui piedi di Pozzebon, a sua volta murato al momento del tiro da Delvino.
La ripresa si avvia con il Donia pericoloso al 13’: il solito Babaj punts e salta Gningue servendo Achik, fermato sul più bello dal portiere in uscita.
Azione che terrebbe viva la speranza di pareggio, ma al 19’ il Matera triplica: Maltese per il solito Gningue, traccia rasoterra che taglia la difesa biancoceleste messa male e Di Palma, tutto solo al limite, ringrazia piazzandola alle spalle di Rossi.
Il terzo gol pesa e come sul morale del Manfredonia. Al 24’ con Calemme che ci prova dai 25 metri, palla che non va troppo lontana dall’incrocio.
Il Matera è squadra esperta e, con il doppio vantaggio, non rischia nulla cercando di addormentare la gara ed approfittare degli spazi lasciati dai padroni di casa, come al 33’st quando Delvino entra pericolosamente in area da destra, la sua conclusione sul primo palo è alta.
L’ultima situazione pericolosa del match è di marchio sipontino: prima col tentativo di rovesciata (debole) di Achik ed al 44’ con Cesario, ma il suo colpo di testa in tuffo termina a lato. Nel finale, rosso diretto per Forte che salterà il match col Gelbison.
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Foto Lucia Melcarne