Mercoledì 13 Novembre 2024

Il portale della Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto

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Aspetti Simbolici

Le perle della Basilica di Siponto

Di  Aldo Caroleo

La porta del Tempio (della chiesa) che di per sé è un  “limite” tra lo spazio  esterno, profano e quello interno sacro, è luogo simbolico per eccellenza. L’idea della porta tra la terra e l’aldilà era familiare anche nel pensiero biblico (Antico Testamento). Quando Giacobbe si risveglia dal sogno della scala Celeste dice:

Quanto è terribile (impressionante) questo luogo! Questa è proprio la  Casa di Dio, questa è la porta del Cielo” (Gen. 28,17).

Queste stesse parole le troviamo scritte sulla parte superiore del portale di ingresso del Santuario di San Michele a Monte S. Angelo.

Nel Nuovo Testamento si sviluppa  tutto il significato escatologico della porta (o del portale) quale accesso alla beatitudine eterna. Culmine del simbolismo biblico della porta è l’auto proclamazione di Gesù:

“Ego sum ostium, per me si quis introierit salvabitur”

 (Io sono la porta, se uno attraversa me, sarà salvo) (Gv. 10,7ss).

Colui a cui è “aperta la porta della Fede) (At 14,27) potrà percorrere la via della salvezza.

La porta, quindi, in prospettiva simbolica è il Salvatore stesso che si è definito:

Porta delle pecore”(Gv. 10. 7).

Gli artisti medievali facevano del portale e della porta un sistema simbolico significativo un utilissimo strumento didattico, insomma una vera e propria catechesi impressa sulla pietra.

Il centro di ogni programma iconologico dei portali è Cristo.

Il portale della Basilica di  Siponto  presenta anche degli altri aspetti simbolici sempre riferiti  al Signore.

Su primo archivolto(partendo dal basso), si può notare  una Croce incisa sulla pietra centrale.

La pietra su cui è incisa la Croce, avvolta da elementi vegetali è più piccola delle altre dell’arco e si presenta anche a forma di cuneo, angolata: è  la chiave di volta che tiene in piedi ed unito tutto l’arco che nel simbolismo medievale, assieme alla volta, simboleggia il mondo.

Togliendo la chiave di volta, crolla tutto l’arco.

Il messaggio simbolico è chiaro : Cristo è la “chiave di volta”  è : “La pietra che  scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo” (Mc. 12,10) (At.4,11).

Quindi Cristo è la pietra angolare della Chiesa in cui

ogni costruzione cresce ben ordinata per essere Tempio del Signore”  (Ef. 2,20 ss).

Togliendo infine la chiave di volta tutto l’arco cade. Se togliamo Cristo dalla nostra vita, tutto il mondo ci crolla addosso, senza speranza.

Da notare inoltre l’esposizione a nord del portale di ingresso, cosa che si riscontra anche nell’esposizione del portale nell’Abbazia di San Leonardo.

Sappiamo di certo che gli orientamenti delle chiese erano  caratterizzati dagli ingressi ad ovest e le absidi  ad est.

La scelta di mettere i portali nelle facciate a nord nelle due chiese Sipontine furono dettati probabilmente  dal fatto che i pellegrini o comunque i  viandanti che percorrevano la strata peregrinorum   che portava alla Grotta di San Michele a Monte Sant’Angelo , dovevano essere attirati dalla loro bellezza  artistica e poi incontrarsi con quella bellezza spirituale che portava anche alle conversioni.

Credo che oggi, più che mai, in un mondo sempre più lontano dalla spirituale bellezza, si debbano riaprire tutte le chiese, non tenerle chiuse, perché , come da sempre, molti in questo periodo tormentato sentono la necessità di interrogarsi sull’esistenza vacua della materialità per incontrarsi con la vera bellezza e la pace interiore  a cui solo la Parola del Signore può dare le risposte.

 

Aldo Caroleo    

Articolo presente in:
Comunicati · News

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