Mercoledì i visitatori potranno accedere al borgo con auto, camper e pullman entro le ore 19
In paese un nutrito gruppo di cittadini canadesi e americani, hanno prenotato tutte le camere di una struttura
Decine di falò e centinaia di zucche intagliate in ogni angolo del paese, il ricordo dei morti, la magia di una notte che ristabilisce un ponte tra il mondo dei vivi e l’aldilà: è tutto pronto per “Fucacoste e cocce priatorje”, la grande festa del 1° novembre a Orsara di Puglia.
E, per l’occasione, in paese è giunto un nutrito gruppo di cittadini canadesi e americani che hanno prenotato per intero le camere di una struttura ricettiva locale. Potranno godere di ogni singolo elemento di una festa dalle origini antichissime che conserva innegabili punti di contatto con i riti pagani e precristiani legati al culto dei morti, praticato dalla notte dei tempi in Europa e in quella grande culla della civiltà che è stato e continua ad essere il Mediterraneo.
In attesa della giornata clou di mercoledì 1 novembre, le iniziative cominceranno già oggi, martedì 31 ottobre, con la Giornata Nazionale di Trekking Urbano: l’evento prenderà il via alle ore 10, col ritrovo in via Mentana 1. La passeggiata, che porterà i visitatori a conoscere anche l’antica cinta muraria del borgo, ha una durata prevista di circa 2 ore. Chi parteciperà avrà modo di conoscere i principali luoghi d’interesse, i palazzi storici, le chiese, gli archi, le vie e le piazze del paese. Nel pomeriggio, il centro storico sarà animato da street food, musica e altre iniziative. Per informazioni ci si può rivolgere alla Pro Loco di Orsara di Puglia, 353.3998020, prolocodiorsaradipuglia@gmail.com. Sempre oggi, martedì 31 ottobre, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, nel Centro Polivalente si terrà la prima giornata dei “Laboratori per l’intaglio delle zucche” (info e prenotazioni: 347.2355349).
1 NOVEMBRE. Ricchissimo di iniziative già dal mattino il programma del 1° novembre. Dalle 9.30 apriranno i laboratori di intaglio delle zucche, alle 10.30 cominceranno le visite guidate e, nel cuore del centro storico, sarà possibile assistere all’intaglio itinerante delle zucche. Alle ore 18, da via Silvio Pellico, comincerà il percorso guidato tra gli allestimenti nel paese, con una vera e propria ‘galleria all’aperto’ di zucche intagliate, cocce priatorje, forme e creatività dei colori dell’autunno. Sempre alle ore 18, davanti alla Fontana Sant’Angelo, sarà possibile ammirare tutte le zucche intagliate che parteciperanno al concorso per la zucca più bella. Alle ore 19, al rintocco della campana della Chiesa Madre, saranno accesi i falò. Alle 20.30 cominceranno gli spettacoli musicali. Alle 23.30 un altro momento di grande suggestione, quello della Processione della Confraternita delle Anime del Purgatorio.
ARRIVARE NEL POMERIGGIO. Per godersi la festa c’è un consiglio più importante degli altri: arrivare a Orsara di Puglia il prima possibile. L’ideale sarebbe arrivare entro le ore 16 di mercoledì 1 novembre. Dalle ore 19, in ogni caso, potranno accedere al paese soltanto i residenti. É una misura di sicurezza e di buon senso a tutela soprattutto di chi arriva da lontano, per evitare il più possibile qualsiasi tipo di disagio legato al grande flusso di auto, pullman e camper che si verifica ogni anno. Arrivare prima permette di godersi ogni dettaglio della festa.
Orsara di Puglia è un paese di circa 2400 abitanti. Durante l’1 novembre, il borgo arriva ad accogliere migliaia di persone mettendo in campo un impegno assai rilevante da parte di tutta la piccola comunità. Siete e siate i benvenuti. Impegniamoci insieme per vivere al meglio una festa bella e antica, dai profondi significati, divertiamoci nel rispetto di tutti, dei luoghi e di un’antica tradizione.
Orsara, 100 falò e 1000 zucche al rintocco della campana
I fuochi, gli spettacoli e l’attesa di una ricorrenza molto sentita: Fucacoste e cocce priatorje
Arrivare presto in paese per non rischiare di perdersi il meglio delle manifestazioni
ORSARA DI PUGLIA (Fg) – Mercoledì 1 novembre 2023 a Orsara di Puglia è di scena la notte dei falò e delle zucche. Il momento più suggestivo arriverà alle ore 19, quando i rintocchi della campana della Chiesa Madre daranno il via all’accensione dei falò, ma già dal mattino centinaia di zucche dalle sembianze umane saranno esposte lungo un percorso che permetterà di ammirare le creazioni più fantasiose. Alle ore 20.30 cominceranno gli spettacoli musicali.
ARRIVARE PRIMA PER GODERSI LO SPETTACOLO. Per godersi appieno l’evento, è importante essere in paese già del mattino o dal primo pomeriggio, in modo da fare il proprio ingresso nel borgo prima che lo stesso sia chiuso al transito delle automobili per motivi di sicurezza. Arrivare dal mattino o nel primo pomeriggio, inoltre, permette di vivere la vera e propria trasformazione del paese man mano che si avvicina il tramonto.
La carta d’identità di Fucacoste e cocce priatorje
(Falò e teste del purgatorio)
La notte dei fuochi
Nella notte tra l’1 e il 2 novembre, a Orsara di Puglia, è il momento dei falò e delle teste del purgatorio. Questa è la notte dei fuochi, la più lunga e luminosa dell’anno. In ogni via, piazza e slargo del paese ci sono un covone che arde e scintille di fuoco che ascendono al cielo. É una festa legata al culto dei morti. Le anime dei defunti, nella notte del 1° novembre, tornano in paese, rivedono le loro case, sono accolte dal ricordo e dall’affetto dei propri cari ancora in vita.
Le zucche lanterna
Beffarde, sorridenti, misteriose: nella notte dei falò, le anime del purgatorio sono guidate dai lumi posti all’interno delle zucche che prendono sembianze umane. In questo periodo, gli orsaresi scelgono le migliori zucche dei loro campi e le intagliano per la notte dell’1 novembre.
Quando
La notte dei Fucacoste è quella che va dalla sera dell’1 novembre all’alba del giorno seguente. Molti si confondono, immaginando si tratti di Halloween: niente di più sbagliato. La notte dei falò è diversa non solo nei significati e nello spirito che la caratterizzano ma anche per ciò che attiene al momento in cui si celebra: Halloween si svolge la notte del 31 ottobre, la notte dei fucacoste, invece, va in scena 24 ore dopo, il 1° novembre. Il ‘quando’ è molto importante anche da un altro punto di vista: per godersi appieno l’evento, è importante essere in paese già del mattino dell’1 novembre o anche prima.
L’attesa
I giorni che precedono questa particolare ricorrenza sono molto intensi per le famiglie orsaresi. C’è chi raccoglie la legna che alimenterà i falò, chi prepara i dolci e le pietanze tipiche per i banchetti, chi raccoglie e intaglia le zucche da trasformare in lanterne.
Nei giorni che precedono l’evento, Orsara di Puglia vibra al ritmo di una crescente frenesia. L’attesa e la preparazione sono vissute in ogni casa. La preparazione delle “cocce priatorje” è solo una delle incombenze da assolvere: affinché la notte dell’1 novembre sia perfetta, come vuole la tradizione, occorre accatastare per tempo tutto il legname necessario a preparare il falò. Non bisogna dimenticare “il grano dei morti”, e poi vino, carne, pane, patate e dolci tipici, vale a dire le pietanze e gli ingredienti che saranno consumati accanto ai fuochi, quando in ogni stradina del borgo si terrà un banchetto a base di piatti “poveri” ma gustosi e in tutto il paese saranno esposte centinaia di zucche lavorate in modo creativo e illuminate al loro interno.
Il significato
Falò e delle teste del purgatorio: è questo il significato di “Fucacoste e cocce priatorje”, la notte dei cento fuochi, delle zucche-lanterna, la notte più lunga dell’anno per Orsara di Puglia.
Qui, nel cuore verde della provincia di Foggia, la sera del 1°novembre si infiamma e si accende fino al mattino seguente. Non si tratta di Halloween, ma di un evento che mette in evidenza l’illuminazione della fede, il ricordo dei defunti, il gusto genuino di stare insieme condividendo un momento di comunione caratterizzato dalla magia autentica del legame misterioso tra il mondo dei vivi e quello di quanti vivono nella nostra memoria. Un tempo, nelle vie di pietra del borgo, davanti a ogni uscio di casa, si usava porre dell’olio in una bacinella piena d’acqua: alla fioca luce della candela, si poteva assistere, secondo i vecchietti, alla sfilata delle anime del purgatorio. Elemento caratterizzante dei fuochi è la ginestra, un arbusto che in fiamme si volatilizza facilmente, facendo sembrare che il legame cielo-terra si compia sotto i nostri occhi. E’ convinzione che le anime dei defunti, tornando fra i vivi, facciano visita ai parenti e tornino alle dimore dove avevano vissuto, si riscaldino e continuino il loro peregrinare per tutta la notte. In onore dei defunti, si consumano cibi poveri ma simbolici: il grano lesso condito col solo mosto cotto, le patate, le cipolle, le uova e le castagne cotte sotto la brace. Niente streghe, dunque, niente maschere e figure grottesche. L’evento che si celebra a Orsara di Puglia è ancora profondamente legato al culto dei defunti e rifugge dal “rito” del “dolcetto o scherzetto”. La tradizione vuole che le anime del Purgatorio (Cocce priatorje) possano purificarsi attraverso il fuoco dei fucacoste e trovare la via del Paradiso, che viene indicata loro dai lumi nascosti dentro le zucche. E’ la notte della luce, dunque, non quella delle tenebre.