Un legame indissolubile quello che ha tenuto legato l’allenatore ceco ed il Foggia. Delle parentesi che hanno segnato l’intera vita di Zeman e di tutta la città. L’eredità calcistica della città pugliese è inevitabilmente ed intimamente legata a quella di questa brillante stella del calcio. Un visionario che si è spinto fino alla massima serie italiana e che ha guidato i Diavoli del Sud in 4 importantissime parentesi.
Zeman e gli anni ’90.
Dopo una breve parentesi nel 1986/87, anno che di fatto ha segnato l’inizio del sodalizio con i rossoneri, Zeman arriva nuovamente a Foggia nel 1989 un anno che ha rappresentato dei cambiamenti epocali in tutto il mondo e che, anche per i foggiani, è stato l’inizio di un sodalizio con un uomo destinato a riscrivere la storia calcistica del “Foggia dei miracoli”. Un 4-3-3 offensivo e spettacolare che ha trasformato una squadra di provincia in un vero e proprio arsenale calcistico della massima serie italiana. Dopo aver vinto il campionato di serie B nella stagione 1990/1991, infatti grazie al famigerato trio delle meraviglie (Francesco Baiano – capocannoniere del campionato-, Roberto Rambaudi e Giuseppe Signori), il Foggia si impone in serie A ottenendo grandissimi risultati. Il campionato si chiude con una dignitosissima nona posizione e ben 58 reti in 34 partite.
Il genio.
Questo nonostante la precarietà finanziaria del presidente Casillo che affida a Zeman anche il compito di ricostruire da zero una squadra, puntando sulla valorizzazione di giovanissimi talenti delle categorie inferiori. Questo è stato uno dei momenti in cui il genio del ceco è uscito allo scoperto: aver capito che non fossero necessari nomi altisonanti ma che una squadra poteva costruirsi dal basso se a muoverla era il fuoco della passione.
Grazie al suo attacco, il secondo migliore del campionato, la squadra è sotto i riflettori di tutta Italia al punto che gli occhi di diversi club cadono sui gioielli di famiglia. Vanno via dalla squadra, in pochissimo tempo Signori, Rambaudi, Barone e Baiano che di fatto si erano dimostrati indispensabili. A soccorrere la rosa smembrata dei suoi migliori talenti arriveranno Di Biagio, Medford, Seno e Caini ed il Foggia arriva quasi al sogno di sbarcare in Europa. Nel 1994, Mr. Zeman saluta la città pugliese e nel 1994 approda alla Lazio. La stagione Zemanlandia ha visto, in questi anni, i momenti migliori che il club potesse esprimere in termini calcistici. Ne furono la prova la marea di tifosi pronti ad accorrere allo stadio per supportare il club rossonero ed il fatto che all’epoca, il Foggia, fosse tra i preferiti perfino dai bookmakers nelle quote Serie A.
Il richiamo del Foggia: Zeman e la sua terza avventura.
Lontano dagli occhi, sì, ma mai lontano dal cuore. Il legame tra il Foggia e Zeman in realtà non si è mai del tutto concluso. Ben 16 anni dopo da quello che i più credevano fosse un addio, i rossoneri ed il loro allenatore si rincontrano con il sogno di ritornare nella serie cadetta. Un miracolo che, purtroppo, non si ripete con il Foggia che si arresta ad un passo dalla zona playoff nonostante abbia in rosa dei talenti pronti a sbocciare come Lorenzo Insigne e Marco Sau. Per Zeman una stagione deludente che lo porta a riabbandonare la squadra forse convinto di non poter ripetersi con le prodezze.
Ma gli addii, almeno tra Zeman e la squadra pugliese, non sono mai stati definitivi. Nella stagione 20/21 l’allenatore ritorna per affrontare la sua quarta parentesi al servizio dei colori rossoneri. Nonostante la determinazione e l’amore incondizionato per i colori, per la città e per i tifosi, anche questa quarta avventura si chiude senza risultati utili e Zeman rompe con il club ancora una volta.
Un addio definitivo? Questo potrà dircelo solo la vita. Per ora i ricordi che il Mister ha lasciato sono scritti nel cuore di milioni di tifosi rossoneri.
Conclusioni
Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Così cantava un grande cantautore italiano, Antonello Venditti. E mai come ora questa canzone sembra adattarsi alla storia di Zeman con il Foggia (Venditti dedicò perfino un brano all’allenatore ceco, La coscienza di Zeman). Il sodalizio con la squadra pugliese, iniziato nel 1986 ha cambiato la storia e le sorti di entrambe le parti. Ha regalato ad una città il sogno di militare in Serie A e di vincere e ad un allenatore quello di riacquisire stimoli per fare al meglio il proprio lavoro. Un matrimonio che si protratto nel tempo e che è rinato almeno 4 volte, ognuna delle quali ha significato comunque qualcosa per molti. Il Foggia dei Miracoli potrà mai tornare in auge? Tutto è possibile quando si mettono insieme una squadra desiderosa ed affamata di vittorie ed un allenatore che ha, già una volta, portato la squadra su campi importanti regalando ai tifosi ed alla città l’emozione di vittorie importanti. Zemanlandia non può finire e tutti sperano che presto si possa ripetere un ciclo di storia calcistica che ha arricchito non solo la Puglia ma tutti gli amanti di questo sport, uno tra i più belli del mondo.