Mercoledì 13 Novembre 2024

I signori del Comune si sono dimenticati del Carnevale

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Non hanno risposto al bando del Ministero per l’assegnazione dei contributi

ALTRO giro, altra mazzata per Manfredonia. Anche il Carnevale, uno dei gioielli di cui si fregia la città, è stato cassato dal Ministero per i beni e le attività culturali (MIBACT). Non compare nell’elenco dei 41 Carnevali di altrettante città italiane, grandi e piccole, noti e meno noti, cui sono stati assegnati gli annuali contributi ministeriali. Non sono stati concessi solo perché non sono stati chiesti. I signori del Palazzo, gli amministratori della città, i garanti dell’onore e dell’efficienza cittadini, si sono dimenticati della manifestazione invernale di punta che vede l’intero popolo sipontino coinvolto e impegnato. Il Carnevale come antagonista della Festa Patronale. Il profano e il sacro che da oltre duemila anni coesistono e alimentano il sentimento popolare.

GRAVE pertanto questa ennesima sciatteria di un governo cittadino che ha smarrito da tempo ormai la tramontana. Si dirà che si sono perse tante opportunità che se fossero state realizzate, come le premesse lasciavano intendere, sarebbero risultate vitali per una città che va boccheggiando sempre più vistosamente. Vero. Ma il Carnevale è un capitolo a sé che non può essere ignorato. Tant’è che questa amministrazione comunale ha pensato bene di scrivere a chiare lettere che qui è “La Fabbrica del Carnevale” e lo ha proclamato sul frontespizio di una struttura eletta alla cultura, quel “Laboratorio Urbano Culturale”, il popolare LUC, che è stato sottratto alla sua vocata funzione di luogo destinato ai giovani perché esercitassero i loro “bollenti spiriti”, per rimanere chiuso e inutilizzato. Forse aspettando il Carnevale del quale però Rotice e affiliati se ne sono dimenticati. Rimangono, si spera, i contributi regionali che non compenseranno il prestigio perso nazionale.

«IN UN SOL colpo perdiamo – scrive in un documento il PD facendo eco al sentimento della popolazione – il riconoscimento della nostra tradizione e rinunciamo a risorse che una seria programmazione avrebbe saputo come investire per tempo. Evidentemente, il Governo della città, la maggioranza, il sindaco Rotice e la (sempre più) sua Giunta, hanno ritenuto che per fare il nostro Carnevale sarebbe bastato e avanzato quanto la Regione Puglia aveva deciso di destinare grazie all’impegno dei Consiglieri e politici regionali del PD. Un contributo, quello regionale, che trova le sue ragioni fondanti proprio nel riconoscimento della storicità e dell’importanza del nostro Carnevale; un riconoscimento dovuto essenzialmente all’impegno di chi, negli anni passati, vi ha saputo lavorare ponendo le basi per la sopravvivenza della manifestazione anche in questi anni bui».

IL CARNEVALE costituisce per Manfredonia una grossa e qualificante chances per il turismo invernale per quel che di turismo rimane (indicativa è l’abolizione dell’infopoint), che avrebbe dovuto essere opportunamente sostenuta e possibilmente potenziata con una organizzazione tante volte annunciata ma mai affrontata seriamente. L’ennesima delusione, l’ennesima «sporca medaglia sul petto dell’inefficienza – annota il PD – che aumenta il carico dei rimpianti di chi li ha portati al governo della città e la rabbia di chi aveva provato a mettere la cittadinanza sull’avviso».

  Michele Apollonio

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