Il Carnevale di Manfredonia non è tra i Carnevali italiani a cui il Ministero della Cultura, riconoscendone la storicità, assegna contributi per l’edizione svolta pari a quasi 3 milioni di euro.
Scorrere la lista dei quasi 50 Carnevali premiati è come volare sull’Italia, passando anche sulla Puglia. Ma in questo Giro della Bella Italia è inutile cercare la tappa di Manfredonia perché, semplicemente, non c’è.
In un colpo perdiamo il riconoscimento della nostra tradizione e rinunciamo a risorse che una seria programmazione avrebbe saputo come investire per tempo. Evidentemente, il Governo della città, la maggioranza, il sindaco Rotice e la (sempre più) sua Giunta, hanno ritenuto che per fare il nostro Carnevale sarebbe bastato e avanzato quanto la Regione Puglia aveva deciso di destinare grazie all’impegno dei Consiglieri e politici regionali del PD. Un contributo, quello regionale, che trova le sue ragioni fondanti proprio nel riconoscimento della storicità e dell’importanza del nostro Carnevale; un riconoscimento dovuto essenzialmente all’impegno di chi, negli anni passati, vi ha saputo lavorare ponendo le basi per la sopravvivenza della manifestazione anche in questi anni “bui”.
Poi arrivano “loro” e, dopo aver strombazzato ai quattro venti quanto avessero intenzione di puntare su turismo e cultura, dopo averli sentiti discettare di Fondazione e simili, nulla fanno (come sempre; o meglio quasi sempre. A volte fanno, peccato che lo fanno sbagliando). Si appuntano così al petto dell’inefficienza anche quest’ultima sporca medaglia, aumentando il carico dei rimpianti di chi li ha portati al Governo e la rabbia di chi aveva provato a mettere la cittadinanza sull’avviso.
Sale allora ancora più alta la nostra supplica: rendetevi conto dei danni che state facendo e, vi preghiamo, andatevene a casa. Prima è meglio è; tra un po’ è già troppo tardi.