Maria Aida Episcopo sarà la prima donna a guidare Foggia. La candidata del “campo largo progressista”, formato da M5S, Pd, Italia Viva, Azione e sei liste civiche, ha vinto le elezioni Comunali che si sono tenute il 22 e 23 ottobre. “Sarò la sindaca di tutti, a partire dagli ultimi”, ha detto. Episcopo ha avuto la meglio sugli altri quattro candidati conquistando il 52,78% dei voti. Nel capoluogo pugliese si è tornati al voto, per scegliere il sindaco e rinnovare consiglio comunale, dopo oltre due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose. L’affluenza finale è stata del 60,40%: un dato in calo rispetto a quello delle precedenti elezioni comunali del 2019, quando l’affluenza arrivò al 66,74%.
Episcopo: “Sarò la sindaca di tutti”
“Sarò la sindaca di tutti, a partire dagli ultimi”, ha commentato a caldo Maria Aida Episcopo. “Il voto espresso dalla maggioranza delle elettrici e degli elettori foggiani traccia senza se e senza ma la via del cambiamento che Foggia ha voluto intraprendere, con buona pace di quanti avrebbero voluto riconsegnarla a una visione miope e senza prospettive di crescita reali. Il mio ringraziamento e quello del campo largo progressista va a quanti si sono spesi nell’azione di riscatto sociale e politico, per quella rinascita che la nostra città attendeva e per la quale ci siamo battuti con la forza della ragione e delle idee”, ha aggiunto. “In questo momento – ha detto ancora – il mio primo pensiero va agli ultimi, che nella nostra città sono tanti e per troppo tempo sono stati dimenticati. La mia ambizione sarà proprio quella di ripartire dalle sacche sociali dei più deboli, i quali hanno fatto da sfondo al degrado che abbiamo ereditato e che sconfiggeremo, forti dei principi etici, morali e politici che ci contraddistinguono. Formulo a tutti gli eletti gli auspici di buon lavoro per la collettività che ognuno, nessuno escluso, ha il dovere di servire”. “Quello che sento di poter dire è che sarò la sindaca di tutti, senza distinzione di ruoli, perché il Palazzo in cui eserciteremo la complessità dei nostri doveri sarà trasparente come una casa di vetro”, ha concluso.