NON è stato un semplice sfogo fine a sé stesso di una consigliera di maggioranza delusa da come si è espressa l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Rotice in questi ormai due anni di permanenza a Palazzo San Domenico. Sara Delle Rose eletta nella lista “Io voto Gianni”, presidente della Seconda commissione consiliare “Risorse finanziarie e programmazione”, ha proseguito a manifestare il suo disappunto e disagio, con altre esternazioni nelle quali ha approfondito la disamina sulla situazione amministrativa che ha evidenziato tutte le sue contraddizioni, nebulosità e disfunzioni culminate con la fosca crisi politica-amministrativa di settembre scorso protrattasi per oltre un mese caratterizzata dalle finte dimissioni del sindaco (puntualmente ritirate alla scadenza dei temini prescritti) che ha arrabattato la composizione della giunta (erano andati via due assessori) con un rimpastino parziale e sghembo (l’ultimo assessore lo ha nominato alcuni giorni orsono).
UNA conclusione che per Sara Delle Rose è suonata come l’ennesima delusione; una ulteriore occasione persa per riformare completamente la giunta con titolari di assessorati competenti, liberi da condizionamenti. Come suggeriva la presidente della commissione 2° Commissione ben consapevole della situazione finanziaria e programmatoria dell’ente. A sostegno della sua analisi, Delle Rose ha pubblicato un documento dei consiglieri di maggioranza, consegnato al sindaco ma fino ad allora tenuto segreto, nel quale veniva condotta una accurata e puntuale analisi della situazione inefficiente dell’amministrazione sempre più esposta agli strali della opposizione consiliare, delle associazioni di categoria e della stessa gente (ad eccezione di quella sodale con il gruppo di Rotice).
«A NULLA sono valsi i mei disperati tentativi di far cambiare rotta ad un Sindaco politicamente intestardito e sordo alle esigenze della comunità» ha scritto la preoccupata Delle Rose che tiene a precisare che il suo atteggiamento «non è finalizzato ad alcuna richiesta personale». E pronostica «scenari imprevedibili dalla vergognosa chiusura politica della crisi amministrativa di cui saranno responsabili unicamente chi ha partecipato a sostenere il falso rinnovamento, in effetti, la restaurazione del vecchio».
LA SARA Delle Rose è diventata ormai Sara Delle…Spine nel fianco di una amministrazione che non dà segni di vita. Attacca sull’abusivismo dimenticato «da amministratori che pensano alle luci della ribalta o a qualche selfie»; richiama «la deliberazione del Consiglio comunale n. 68 del 18.10.2022: ennesimo accordo con l’Ente Parco del Gargano, le cui attività previste non sono state effettuate, ne esisteva uno precedente – riferisce – del quale non si conoscono le sorti. La piaga dell’abusivismo – annota – è legata non solo al degrado culturale ma soprattutto all’inefficacia dell’azione della pubblica amministrazione ed ai regolamenti edilizi vecchi, oltre che alla burocrazia opprimente».
UN BARLUME di luce nel buio impenetrabile delle segrete stanze dell’amministrazione civica? E soprattutto che seguito avrà?
Michele Apollonio
Non si abbattono le opere.abusive perché si fa il piacere agli amici….a cui non si può dire di no……è poi qualcuno fa intervenire la Procura e poi vediamo….se non si devono eseguire le sentenze della Cassazione…..