Nessun Consiglio Comunale è stato ancora convocato nel mese di ottobre, ma non solo. L’ultimo Consiglio sulle interrogazioni risale allo scorso 8 agosto quando invece il Regolamento prevede che se ne dovrebbe tenere uno al mese e ci sono diverse interrogazioni ancora in attesa della seduta di aggiornamento per essere discusse.
Manfredonia è ferma. Ferma ad aspettare risposte, ad aspettare decisioni, ad aspettare semplicemente che qualcuno decida di prendere in mano le redini.
Cosa tiene occupata l’amministrazione al punto da non riuscire a gestire neanche l’ordinaria amministrazione? Le beghe interne sembrano essere la causa principale di questa inerzia, con intrighi politici che impediscono a chi dovrebbe governare di mettersi al lavoro. I due nuovi innesti in Giunta sembrano aver portato alla pace dei sensi il primo cittadino. Ma sarebbe bene ricordargli che una rondine non fa primavera, e nemmeno due.
Manfredonia è una città in stallo, a causa di un sindaco che non è in grado di proporre programmi concreti di sviluppo e crescita. Ancora peggio, la città è priva di una gestione quotidiana adeguata, con scarsa manutenzione, assenza di sostegno alle imprese locali, turismo inesistente, strade rifatte solo per essere puntualmente rotte, servizi pubblici sull’orlo del collasso e cittadini che cercano risposte.
L’ora di svegliarsi è ormai passata da tempo e la nostra comunità brancola nel buio.
Intanto, rimaniamo in religiosa attesa della Convocazione di un Consiglio comunale, in nome di una democrazia sempre più flebile.
Maria Teresa Valente
Capogruppo Consiliare CON Manfredonia