Completa il progetto LIFE Zone Umide che ha recuperato un’antica laguna
È UNO DEI TESORI naturalistici della costiera sipontina, una zona umida costiera di 40 ettari residuo, assieme all’Oasi Lago Salso, di quella più ampia laguna che lambiva Arpi. Occupata abusivamente per decenni, è stata sottoposta ad una radicale bonificata che ha comportato la demolizione di 13 fabbricati, di 1.500 metri quadri di cemento, e scavati 200mila metri cubi di terreno e realizzare canali, specchi d’acqua e sentieri anche sopraelevati su palafitte. Un progetto LIFE “Zone umide”, finanziato della Unione europea e realizzato dalla regione Puglia, Consorzio per la Bonifica della Capitanata, Centro studi naturalistici che cura la gestione dell’oasi.
UN GIOIELLO naturalistico e paesaggistico chiamato “Oasi laguna del re” a ricordo di re Manfredi, affacciata sul golfo di Manfredonia, una attrattiva straordinaria, che si è meritata, nel marzo scorso, il Premio nazionale del Paesaggio: per “la esemplare capacità di restauro paesaggistico ed ambientale di una zona umida costiera, un tempo valle da pesca, e soprattutto per il ripristino della legalità minato dall’abusivismo edilizio e dall’occupazione illegale dei terreni”.
A COMPLETARE un progetto che ha restituito alla pubblica fruizione un’area naturalistica straordinaria, è arrivato anche il “Centro visite” nel quale i visitatori, oltre a immergersi nella splendida natura primordiale dell’oasi accompagnati dalle guide delle associazioni “Daunia Tur” e “Fare Natura”, possono ammirare una sintesi del mondo subacqueo e di superfice che offre la laguna. Una sorta di museo con animali, piante e conchiglie e una riproduzione della casa di un pescatore e relativa attrezzatura da pesca.
L’INAUGURAZIONE è avvenuta con grande concorso di autorità, cittadini e turisti. Momento cruciale della breve cerimonia, la scoperta della targa che ricorda il concittadino Matteo Fusilli al quale il Centro visite è dedicato: come presidente del Parco Nazionale del Gargano e di Federparchi, ha contribuito in maniera determinante alla valorizzazione delle zone umide rivierasche.
«UN RARO e prezioso esempio di rinascita ambientale e sociale» ha realizzato il consigliere regionale Poalo Campo, in rappresentanza del presidente della Regione Puglia, Emiliano. «L’Oasi Laguna del Re – ha annotato – è un modello di messa a valore di un territorio apparentemente malsano e inutilizzabile, capace di essere trasformato in un originale attrattore turistico e in un luogo di conoscenza e consapevolezza ambientale». Il sindaco di Manfredonia Gianni Rotice, nell’esaltare la validità dell’impianto lagunare, ha lanciato un appello alle autorità presenti, col quale ha evidenziato la necessità «per Siponto e la Riviera Sud, come Manfredonia, di garantire oltre a servizi di maggiore qualità all’offerta turistica, l’esigenza della definitiva risoluzione degli sversamenti illegali e dannosi nel fiume Candelaro che compromettono la salubrità dell’ambiente e del mare».
Michele Apollonio
Foto di Leonardo Ciuffreda
salve, oltre a condividere con soddisfazione la sconfitta dell’abusivismo e alla bonifica d quella zona, chiedo se sarà possibile, anche per chi non ha potute usufruire di quel momento, se sarà possibile in futuro di poter visitare l sito.
Vorrei avere informazioni e contatti.
Grazie