Tari e alloggi di servizio pubblico nelle denunce della gente
UNA vecchia storiella narra di un trattore che nel predisporre il conto di clienti alle varie voci corrispondenti alle consumazioni effettuate, aggiungeva un generico “slvlv” con relativa somma che arrotondava il totale. Tanti avventori non ci facevano caso e pagavano senza fiatare. Un giorno però un cliente chiese a cosa corrispondesse quella strana “voce”. Il trattore si affrettò a cancellarla scusandosi col cliente che volle però sapere a cosa si riferisse. «Se-la-va-la-va» confessò arrossendo il trattore svelando il trucco.
QUALCOSA del genere, ma molto più pesante per la natura del contendere, pare stia accadendo al Comune di Manfredonia, in particolare all’ufficio riscossione tributi che, anche quest’anno, ha richiesto a numerosi cittadini il pagamento di un tributo già versato. Si tratta in particolare della Tari. Insomma “slvlv”. E fioccano le proteste di cittadini giustamente infastiditi da questi disservizi sui quali si avanzano sospetti che vanno oltre il disservizio. Della cosa si è occupato, non per la prima volta, il movimento politico “Molo 21” che in una nota rileva come «In questi giorni la società di riscossione del Comune di Manfredonia ha notificato a numerose famiglie avvisi di accertamento per un asserito mancato pagamento della Tari. In numerosi casi – precisa – tali richieste sono palesemente illegittime atteso che i pagamenti sono stati effettuati regolarmente. Basta vessare i cittadini – ammonisce – con richieste di pagamento illegittime». Gli uffici sono intasati di cittadini furiosi.
NON molto dissimile si presenta un’altra storia anche se di ben più invasivo, se possibile, interesse pubblico. A sollevarla una lettera scritta a mano con grafia elementare, che denuncia «occupazioni abusive di alloggi comunali pubblici». Rimandando all’esame della situazione prospettata ai competenti responsabili comunali, il “Movimento apolitico e comitato civico per la legalità”, è la firma della lettera, evidenzia come «alcuni locali comunali siano occupati da ex dipendenti comunali in pensione da 4 anni, pur non avendo alcun diritto e usufruendo di tutte le utenze domestiche». Chiede il “Movimento” l’emissione di appositi bandi o lo scorrimento delle graduatorie di quelli già emessi.
UNA SITUAZIONE incresciosa che tocca situazioni estreme di chi deve lasciare un alloggio di servizio (ci sarebbe anche il caso di un custode defunto) e di chi attende di subentrare. In tale situazione sarebbero il PalaDante di Via Dante Alighieri, la scuola media “Ungaretti”, il Palazzetto dello sport di Scaloria per il quale le lamentele si allargano all’uso «ormai privatizzato dalla società del calcio a cinque “Vitulano”: una situazione incresciosa che esclude tanti ragazzi dalla pratica di altre discipline sportive. C’è un regolamento valido per tutti?».
L’APPELLO è naturalmente nei confronti delle autorità comunali chiamate a mettere ordine in situazioni irregolari, fuori norma, e a riportarle nell’ambito della legalità.
Michele Apollonio
Domanda a chi di dovere.
Noto con una certa soddisfazione il rifacimento del manto stradale di alcune vie di Manfredonia, ma che come al solito i tombini non vengono riportati al nuovo livello; gli autisti sanno bene che significa. Ma il collaudatore alla fine dei lavori si accorge di questa mancanza o come al solito dobbiamo pensare male? Grazie