In occasione dell’evento conclusivo del progetto Themis, finanziato dal Programma di Cooperazione Territoriale Interreg V-A Greece-Italy 2014-2020, svoltosi lo scorso 10 ottobre nella sala conferenze del Terminal Crociere del porto di Bari, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Ugo Patroni Griffi, ha tracciato un primo bilancio della stagione crocieristica in corso, nei porti del Sistema (Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli, Manfredonia e Termoli).
Themis è un progetto nato con l’intento di sostenere lo sviluppo e le attività dei porti minori al fine di svilupparne le attività e indirizzare il traffico marittimo, in particolare crocieristico del settore lusso, verso territori ancora poco sfruttati turisticamente.
“La magia delle crociere incanta operatori e territori– commenta il Presidente-. E i numeri di quest’anno quasi stupiscono anche noi che li abbiamo fortemente voluti, attirati e programmati. Stiamo registrando volumi di traffico crocieristico mai visti nei porti del nostro Sistema, in particolare a Bari, Brindisi e Monopoli. Un trend destinato ad impennarsi nell’immediato futuro, con il completamento delle opere di infrastrutturazione che abbiamo avviato o che stiamo avviando”.
Nella stagione crocieristica in corso, il Sistema dell’Adriatico meridionale sta gestendo complessivamente 217 approdi di navi da crociera e maxi yacht lusso. Gli Uffici sono già al lavoro per iniziare a predisporre il calendario 2024. E, nonostante si sia solo all’inizio, sono già stati schedulati 235 approdi, 18 in più rispetto a quest’anno.
Nel dettaglio i singoli porti.
PORTO DI BARI
Nella stagione crocieristica in corso, il porto capoluogo di regione sta gestendo 145 approdi, con la presenza sul territorio di 411.784 crocieristi, fino al prossimo 22 dicembre, data di chiusura della stagione. Per il 2024sono già state programmate 159 toccate (il 10% in più rispetto a quest’anno) con la presenza stimata di 451.542 persone,.
“Questa estate abbiamo avuto picchi di oltre 4.000 presenze giornaliere in porto– commenta il Presidente– nonostante ciò il sistema ha risposto bene. Presto, l’impianto di accoglienza sarà più performante ed efficace, grazie al nuovo terminal in fase di realizzazione sulla banchina 10. I lavori sono già iniziati, con l’avvio delle fondazioni, lo scheletro che supporterà la struttura e la sua funzionalità. Si tratta di un intervento complesso,- continua Patroni Griffi,- in quanto l’escavo, particolarmente profondo, si baserà su pali infissi. Stiamo utilizzando una tecnologia specialistica, all’avanguardia e sofisticata, per la realizzazione di un’infrastruttura moderna, funzionale e versatile che oltre ad essere al servizio del porto sarà fruibile anche dalla città. Una volta realizzata, l’opera non solo renderà le operazioni di imbarco/sbarco, controllo e accoglienza più fluide e confortevoli, ma contribuirà, anche, significativamente ad incrementare l’appeal del territorio. Le Compagnie crocieristiche scelgono le mete non solo in base all’attrattività dei luoghi, ma anche e soprattutto per l’infrastrutturazione di cui dispongono i porti”.
PORTO DI BRINDISI
La stagione crocieristica 2023, ancora in corso, conferma dati rilevanti anche per il porto di Brindisi. Il programma complessivo prevede 44 toccate, con la presenza stimata fino al 31 ottobre, data di chiusura della stagione, di 86.378 crocieristi.
Il calendario del prossimo anno, ancorché in allestimento, parla già dell’incremento del 30% con 57 approdi già schedulati e la prevista presenza di 111.899 crocieristi,
Oltre alle conferme di MSC Sinfonia, con 23 approdi, sono previste 12 toccate di Celebrity Constellation (Celebrity Cruises) e 15 di Aida Blu (AIDA Cruises).
“La cassa di colmata, i cui lavori inizieranno, tra qualche giorno, a fine ottobre, darà grande impulso anche alle crociere– commenta il Presidente. Stiamo, infatti, iniziando a valutare l’avvio della conseguente gara per i nuovi accosti di Sant’Apollinare. Se non si frappongono altri impedimenti, Brindisi nel 2026 potrà essere dotata dei nuovi ormeggi e del “pennello” da 300 metri che consentirà l’attracco perfino a grandi navi di ultima generazione, anche ove alimentate a GNL. Attraccare a Sant’Apollinare- continua Patroni Griffi- significa attraccare nel centro della città. I crocieristi potranno facilmente scendere dalla nave, esplorare il territorio, effettuare gli acquisti e quindi risalire a bordo, il tutto nei tempi stimati dalle Compagnie. Brindisi e suo il territorio piacciono, e molto. I feedback che riceviamo dagli operatori sono chiarissimi. Con la realizzazione delle nuove opere è facile prevedere nel porto messapico l’esplosione di questo settore”.
PORTO DI MONOPOLI
Il porto di Monopoli continua ad essere una delle mete più gettonate dalle crociere lusso. Nella stagione crocieristica in corso sono stati programmati 28 approdi, con la presenza complessiva stimata di 2.217 crocieristi, fino al 29 ottobre, data di chiusura della stagione. Negli Uffici dell’Ente portuale si sta lavorando per allestire il programma del prossimo anno. Secondo le stime, anche nel porto gioiello dell’Autorità di Sistema, il calendario 2024 registrerà un aumento considerevole delle toccate.
A Monopoli, saranno i maxi yacht e le piccole navi da crociera del segmento lusso ad animare le banchine.
“La nuova stazione di accoglienza turistica che abbiamo realizzato a Monopoli, attraverso il progetto Themis, è entrata a regime- commenta il Presidente. Una struttura moderna e accogliente che ha notevolmente amplificato l’appeal del porto. Nell’immediato futuro il terminal sarà ulteriormente implementato con le apparecchiature di security, macchine radiogene e metal detector, per rendere i controlli sui crocieristi in transito più veloci e performanti, in un quadro generale di totale sicurezza. Realizzare infrastrutture e dotarle di sistemi avveniristici di controllo e gestione, continua il Presidente, significa ridurre i colli di bottiglia lungo la catena dei trasporti. La contrazione dei tempi di imbarco/sbarco consentirà agli ospiti di prolungare il loro soggiorno sul territorio, con effetti importanti sull’economia locale”.
In generale, il sistema di accoglienza e viabilità, nei porti dell’Adriatico meridionale, nonostante l’imponente presenza di crocieristi, passeggeri e mezzi, soprattutto nelle giornate più impegnative, ossia nel pieno della stagione turistica- quando si è registrata la contemporanea presenza in porto di navi da crociera, RO-RO e traghetti- ha retto bene e ha gestito pienamente il grande flusso di presenze, garantendo velocità e sicurezza nelle operazioni di imbarco e sbarco. Tempistica rispettata che ha consentito alle compagnie di aderire ai cronoprogrammi di viaggio e contestualmente di garantire ai passeggeri la possibilità di fruire pienamente del territorio.
Gli info-point dei porti MAM, con l’obiettivo di offrire una gestione unitaria dei presidi informativi con servizi di alta qualità e specializzazione, sono stati gestiti da UNPLI Puglia (Unione Nazionale Pro Loco D’Italia- Comitato Regionale Unpli Puglia Aps.). Durante gli approdi, oltre alle informazioni relative al territorio, i crocieristi sono stati accolti anche da iniziative di degustazione enogastronomiche con le specialità pugliesi.
“Il settore delle crociere rappresenta uno degli elementi più significativi della blue economy- commenta Patroni Griffi- contribuendo in modo sostanziale al sistema produttivo del territorio. L’impatto sull’economia locale è triplo. C’è un impatto diretto: la scelta dei fornitori locali per le provvigioni sulla nave e il giro economico dei crocieristi che spendono nelle città di destinazione. Poi uno indiretto/diretto: i turisti che si sono trovati bene in una località possono decidere di tornarci. Infine, c’è quello indiretto: ossia il cosiddetto “word of mouth” (il passaparola), poiché le esperienze positive ispirano altri crocieristi a scegliere le stesse mete e le stesse compagnie. Insomma,- conclude il Presidente-, con una gestione oculata, una vision strategica e la collaborazione di tutti gli attori del territorio l’industria crocieristica può contribuire significativamente alla prosperità delle città di destinazione, creando un circolo virtuoso di arricchimento e scambio culturale, economico e sociale”.
E Manfredonia, con ben tre porti, non riesce a farsi strada come meta turistica!