A Manfredonia è in arrivo un nuovo parco pubblico. Nel lontano 2012, oltre 10 anni fa per l’appunto, iniziarono i lavori per la realizzazione del Senior Park in località Gozzini, nei pressi del cimitero. Il progetto riguardava il completamento delle opere di urbanizzazione secondaria a carico della cooperativa Mucafer volte alla riqualificazione di un’area da attrezzare a verde posta tra via Bartolomeo D’Onofrio (ex via Cavolecchia) e via Andrea Cesarano. A causa del fallimento della Mucafer i lavori si arrestarono lasciando l’area recintata per oltre 10 anni. Emblematico il nome “provvisorio” assegnato all’opera, Senior, ciò che viene prima. Progetto finanziato dal Programma di Rigenerazione Urbana – Sviluppo urbano sostenibile: POR FESR – FSE 2014/2020 – Asse XII – Azione 12.1. Area Urbana di Manfredonia – Zapponeta, prevede, per Manfredonia le seguenti opere: Parco di “Grotta Scaloria”, area archeologica di straordinario interesse, il restauro della Cappella della Maddalena e la realizzazione Museo Civico Manfredi, all’interno di Palazzo San Domenico, il Parco di “Lama Scaloria” ed il Senior Park. Valore del finanziamento 5 milioni di euro di cui uno a Zapponeta, comune che da tempo ha già realizzato le opere mentre a Manfredonia si è in fortissimo ritardo. Il Senior Park, è un’area che sarà adibita a parco pubblico, si estende per circa 13.000 m2 e si presta a diventare un parco urbano con servizi pubblici a favore di tutti cittadini del quartiere e non. Il progetto prevede una piazza pavimentata nella parte a nord; un’area verde attraversata da un percorso longitudinale dal quale si diramano percorsi trasversali con muretti a secco e piccole aree di sosta; un campo da gioco per ragazzi e un campo da bocce per gli anziani (seniors), con un chioschetto di servizio dotato di bagno e un pergolato con tavoli e sedie per giocare a carte. Un parco pubblico attrezzato con funzioni ludiche e ricreative, che possa favorire l’aggregazione degli anziani del quartiere, ma anche dei giovani, per la pratica di attività all’aperto. Vista la presenza della scuola nelle vicinanze dell’area, i molti residenti, esprimono una domanda chiara di spazi pubblici e in particolare di un parco urbano, domanda testimoniata anche dagli anziani che spesso si ritrovano a giocare a carte sul muretto della scuola. Per disagio abitativo, in questo senso, non si deve solo intendere la necessità di soddisfare il bisogno primario della casa, ma anche quella di avere quartieri privi di aree verdi attrezzate, di quartieri nuovi dove l’unico presidio commerciale è il supermercato e dove gli spostamenti si fanno in automobile per andare al centro, che si trova a due passi. Obiettivo del progetto, dunque, è quello di creare un luogo attrattivo per il quartiere e non solo, dando risposta alla forte esigenza di parchi pubblici che c’è nella città di Manfredonia, dove le aree verdi sono aree spesso residuali, incolte e prive di attrezzature e arredi che ne favoriscano l’uso. Il parco avrà anche una funzione didattica per i bambini, con le aree verdi, come aiuole dimostrative con alberature ed essenze tipiche del paesaggio del Gargano, dal mandorleto, all’uliveto, alla pineta nella parte bassa del parco, ai fichi d’india disposti in filari in diverse aiuole, tipici dell’area di Manfredonia. Un parco che si è chiamato Senior perché orientato anche al mondo della terza età e all’importanza di farlo intersecare con il mondo giovanile. Un abito sociale, quello della terza età troppo poco valorizzato per lo straordinario ruolo che potrebbe avere nel contesto sociale. Esperienza e saggezza ma non solo, preservazione della cultura e della storia, i tanti contributi che potrebbero ancora dare alla comunità. Il grande sostegno e supporto alle famiglie nell’assistenza dei più piccoli e la partecipazione alla politica e all’attivismo sociale. Un parco, che, se ben gestito, potrebbe fondere e valorizzare tutti questi aspetti di grande valenza e spessore sociale. Finalmente quest’area potrà avere un miglior volto ed una diversa funzione sociale ma la questione di fondo è la sua gestione, perché un’area ben attrezzata e mal gestita subisce l’incuria del vandalismo antisociale che abita in mezzo a noi e l’incuria del tempo che passa. Come intende il comune gestire questa nuova area, avendo ancora per un po’ di anni pochissime risorse pubbliche da spendere per il decoro e la manutenzione degli spazi pubblici? Ci auguriamo che prima della conclusione dei lavori del Senior Park venga fuori una bella proposta di gestione.
di Raffaele di Sabato
a proposito di Senior Park. Non Vorrei che questo progetto si possa rivelare come un ennesimo fallimento. Non so se hanno previsto la recinzione del parco con l’eventuale guardiania, altrimenti non potrà che divenire un ricettacolo di immondizia, un ritrovo per sbandati che non fanno altro che deturpare la cosa pubblica. Spero ci abbiano pensato. Certe volte bisogna prendere ad esempio, purtroppo quelli di su. Difatti io per ragioni di lavoro sono costretto a recarmi a Binasco, un piccolo comune dell’interland milanese. Non vi dico parchi recintati con custodi, zone verdi per i bisogni degli animali recintati, questo non succede solo a Binasco, bensì in tutte le cittadine del milanese. Prendiamo esempio. un saluto e grazie.