Rumore nel silenzio per il Manfredonia, che cade al Miramare (chiuso al pubblico dal Giudice Sportivo) cedendo il passo all’Angri al termine di un match negativo per i sipontini, involuti e mai pericolosi.
Eppure era iniziata bene per la squadra di Cinque, che dopo 5’ la sblocca con Giacobbe: bel calcio di punizione pennellato e palla in rete.
Gioia che dura poco, però, perché sul fallo da rigore di Brunetti che regala il pareggio ai campani (gol di Longo), il Donia rivede i vecchi fantasmi e non dà cenni di risposta, tant’è che l’unico spunto dei sipontini arriva al 37’ con Calemme, ma il suo mancino è alto.
L’Angri approfitta della situazione di smarrimento degli avversari e, dopo esserci andato vicino con Palmieri e Longo, trova il vantaggio sul finale della prima frazione con Palmieri, che finalizza un contropiede micidiale da corner a favore del Donia. Prima di rientrare negli spogliatoi, Babaj prova a svegliare i suoi ma il suo tiro termina di poco a lato.
Nella ripresa il copione non cambia, il Manfredonia non riesce mai a impensierire gli ospiti che, di contro, vanno vicini a triplicare in più di un’occasione, sfruttando gli errori dei sipontini. Mister Cinque butta dentro Cesario giocandosi il doppio centravanti, cercando di sfruttare centimetri e palle inattive; di contro l’Angri alza il muro, per non rischiare nulla e portare a casa tre punti preziosissimi consolidati dal terzo gol, giunto praticamente sul triplice fischio.
Fonte: Facebook Manfredonia Calcio
Foto: Lucia Melcarne