Nel borgo, il 7 ottobre, i vertici regionali dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio
Cerimonia di consegna della bandiera che sancisce l’ingresso del paese nella rete nazionale
Si terrà il prossimo 7 ottobre, presso la struttura municipale, la cerimonia di consegna della bandiera “Città dell’Olio” al comune di Carlantino. L’incontro, che avrà inizio alle ore 11, sancirà l’ingresso del comune carlantinese nell’Associazione Nazionale “Città dell’Olio”.
Al convegno, che sarà aperto dal sindaco di Carlantino, Graziano Coscia, interverranno tre importanti esponenti dell’Associazione Nazionale “Città dell’Olio”: il vicepresidente e coordinatore della regione Puglia, Cesareo Troia, il segretario regionale Vanni Sansonetti e il coordinatore della Provincia di Foggia, Dario Carlino. Non solo, all’incontro saranno presenti anche Pasquale De Vita, presidente del Gal Maridaunia, Gianfilippo Mignogna, sindaco di Biccari, Francesco Di Pasqua, sindaco di Volturino e Antonio Coscia, dottore tributarista.
Il Comune di Carlantino aveva deciso di aderire all’Associazione Nazionale “Città dell’Olio” nello scorso mese di luglio. La decisione rientrava fra gli interventi programmatici dell’amministrazione comunale carlantinese all’interno di un’ampia proposta che ha la finalità di valorizzare il territorio ed i suoi prodotti tipici.
“Il nostro paese ha una forte vocazione olivicola – ha dichiarato Graziano Coscia, sindaco di Carlantino – la valorizzazione del nostro olio corrisponde alle esigenze di sviluppo economico e turistico del nostro comune”.
L’Associazione Nazionale “Città dell’Olio” ha la sua sede nel senese e, precisamente, a Monteriggioni. Fondata nel 1994, l’associazione riunisce i Comuni, le Province, le Camere di Commercio, i GAL (Gruppi di Azione Locale) e i Parchi, siti in territori nei quali si producono oli che documentino adeguata tradizione olivicola connessa a valori di carattere ambientale, storico, culturale e/o rientranti in una Denominazione di Origine.
Nello specifico, l’Associazione ha tra i suoi compiti principali quello di divulgare la cultura dell’olivo e dell’olio di oliva di qualità; tutelare e promuovere l’ambiente ed il paesaggio olivicolo; diffondere la storia dell’olivicoltura; garantire il consumatore attraverso la valorizzazione delle denominazioni di origine e l’attuazione di strategie di comunicazione e di marketing mirate alla conoscenza del grande patrimonio olivicolo italiano.
“Non vediamo l’ora di intraprendere questo nuovo cammino partecipando da protagonisti ai prossimi tavoli di lavoro per studiare strategie che possano rilanciare il nostro olio sia da un punto di vista strettamente commerciale sia da quello ad esso collegato che è l’aspetto turistico” ha concluso il primo cittadino Coscia.