Giovedì 21 Novembre 2024

La città ha voglia di tifare: Manfredonia!

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Il Miramare, la “fossa dei leoni”, il tempio del calcio sipontino tanto caro ai Manfredoniani. La sua storia è turbolenta ed emblematica come molte, troppe vicende ingarbugliate ed irrisolte della nostra vita cittadina. Nel 2005, con la promozione del Manfredonia Calcio in serie C1, lo stadio è stato ampliato con la costruzione di una nuova gradinata, arrivando all’attuale numero di 4.076 posti. Un vero e proprio gioiello nella città per la sua particolare struttura e posizione, con una gigantesca copertura in legno sulla tribuna centrale. Inaugurato il 9 settembre 2001, il nuovo stadio “Miramare” di Manfredonia ha segnato una svolta nel panorama calcistico nazionale, in quanto per la prima volta in assoluto si disputò una partita di calcio su un campo in erba sintetica. Fino al 2010, per la gestione del Miramare, il Comune impegnava, a favore della società affidataria, oltre 200 mila euro, diventati 125 mila dal 2011. In passato un pesantissimo costo per le casse comunali che con delibere che giustificavano l’importante ruolo svolto dallo stadio per lo sport cittadino, impegnava importanti risorse economiche. Contributo interrotto nel 2016 poiché la società sportiva che lo gestiva, era sponsorizzata anche da Energas. Dopo questa data solo gestioni provvisorie. Con la deliberazione dell’ultima giunta comunale nel luglio 2017 nell’ambito dei processi di rivisitazione delle spese dell’ente, esprimendo atto d’indirizzo per procedere alla disdetta anticipata della concessione in essere, si sperimentò in via temporanea, la gestione diretta dell’importante impianto sportivo cittadino. Percorso interrotto per effetto dello scioglimento dell’Amministrazione nel 2019. La Commissione Straordinaria, il 22 luglio 2020 con apposito atto d’indirizzo, fissò le indicazioni della procedura per l’approvazione della gara per l’affidamento del Miramare. Un unico partecipante al bando di gara, la Società Sportiva Manfredonia Calcio 1932 che il 22 marzo 2021 si aggiudicò l’affidamento in concessione del Miramare. Il concessionario per quindici anni si accollerà gli oneri finanziari di manutenzione, ordinaria e straordinaria del Miramare riconoscendo un simbolico canone al Comune fissato sui 3.000,00 euro annui. Con le ultime elezioni amministrative del novembre 2021 il concessionario dello stadio diventerà anche il primo cittadino complicando oltremodo la vicenda. La questione di oggi non è solo il conflitto d’interessi ma l’omologazione che impedisce l’uso del campo per la disputa di partite di campionato. Certificazione che manca dal 2007. Negli ultimi anni, con il campo di gioco non omologato si è andati avanti con continue deroghe speciali concesse dalla LND. Oggi il Miramare è omologato e manca solo l’agibilità della struttura esterna al campo di gioco rilasciata dalla Commissione di Pubblico Spettacolo (iter avviato ed in corso di definizione). Attendiamo con fiducia… e la storia continua…

di Raffaele di Sabato

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