Domenica 22 Dicembre 2024

Crisi al buio con i mille problemi che premono irrisolti

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SETTEMBRE è generalmente ritenuto il mese della ripresa in tutti i settori delle attività umane: dalla campagna, al mare (è terminato il fermo biologico), fino alla politica amministrativa. Ci si aspettava, dopo una estate rovente e non solo per le alte temperature, un deciso colpo di reni per dare un qualche vigore al lavoro degli inquilini di Palazzo San Domenico. E’ invece arrivata una batosta che peggio non si poteva neanche immaginare. Dimissioni ed esautorazioni dalla giunta comunale a catena hanno messo in ginocchio più di quanto già non lo fosse, la compagine amministrativa messa su con tante promesse appena ventidue mesi fa dal sindaco Gianni Rotice che è stato costretto a rassegnare le proprie dimissioni sia pure con riserva che dovrà sciogliere entro il 27 prossimo.

LA CITTA’ è precipitata ancora più giù in un abisso dal quale le circostanze autorizzano a ritenere che uscirne sarà difficile; e soprattutto in che modo. C’è aria cupa e carica di tensione a Manfredonia. Dominata dalle più imperscrutabili incertezze. Nelle pur tante crisi che hanno costellato l’attività amministrativa comunale, questa in corso, iniziata ai primi di questo settembre, appare la più intricata e oscura. Non si tratta solo di politica che rimane molto sullo sfondo di uno scenario in cui si muovono come al teatrino dei pupi, personaggi che vanno e vengono, cambiano casacca, rilasciano dichiarazioni che ritrattano e così via. Per non parlare degli intrighi personali. Insomma il campionario è vasto e per tanti aspetti inedito. Mentre la città si ritrova come in una bolla di sapone, senza una guida, una prospettiva. C’è preoccupazione in giro mentre la gente continua a lasciare la città. Le statistiche Istat registrano Manfredonia con una popolazione a 54 mila unità, ma in concreto i residenti sono molto meno se consideriamo i tanti, a migliaia ormai, che vivono fuori, in Italia ma anche all’estero.

«IL SINDACO Rotice – realizza il movimento politico “Molo 21” con consiglieri comunali Gaetano Prencipe e Michele Iacoviello – cerca di nascondere le proprie inadempienze: perdiamo ogni giorno le migliori opportunità legate al PNRR, abbiamo strade sporche, erba alta ovunque, bollette TARI impazzite, una zona industriale senz’acqua, il costo del suolo pubblico alle stelle, i comparti abbandonati a sé stessi. Manfredonia è una città politicamente isolata, in litigio con la maggior parte dei comuni limitrofi, con l’aggravante che fuori dalle nostre mura ci riconoscono solo per quello che siamo riusciti a far vedere di scabroso sulle tv nazionali e per la presentazione del libro di una pornostar».

E IL PARTITO Democratico «ritiene che il sindaco Rotice e la sua risicata maggioranza debbano riflettere seriamente sull’opportunità di mettere la parola fine a questa travagliata esperienza amministrativa». Tratteggia il disperato excursus delle ultime battute di una amministrazione in agonia. «Il sindaco che scatena – rileva – una campagna acquisti a cui si prestano politicanti senza bandiera, che con ogni mezzo cercano di far quadrare i conti.

Tutto questo senza aver mai informato la città e il Consiglio sulle ragioni vere dei tanti conflitti. Questi – sancisce – sono i fatti, la città aspetta la verità».

Michele Apollonio

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