Il Partito Democratico ritiene che il Sindaco Rotice e la sua risicata maggioranza debbano riflettere seriamente sull’opportunità di mettere la parola fine a questa travagliata esperienza amministrativa.
Debbono farlo se è vero che hanno a cuore il bene della città.
Proprio per amor di verità essi non possono trascurare il fatto di essere una maggioranza allo sbando, senza linea politica; la coalizione che aveva vinto le elezioni al ballottaggio non esiste più, si è sgretolata a suon di conflitti.
Sin dai primi mesi abbiamo assistito a contese per l’affidamento di servizi comunali che hanno prodotto una prima crisi e in seguito una ridda di accuse (che non sono sfuggite al Prefetto ed all’Autorita’ giudiziaria) provocando le dimissioni di un assessore di “peso”.
In seguito, le polemiche che hanno investito altri assessori, e le contraddizioni del Sindaco, che hanno determinato altre dimissioni dalla Giunta con ulteriore strascichi negli equilibri di Governo.
Poi le pubbliche accuse del Presidente del Manfredonia Calcio, che hanno aperto uno squarcio sull’allucinante gestione della vicenda Stadio Miramare e della Società (di chi è la proprietà?). Quindi le tante incompatibilità e conflitti di interesse emersi a carico del Sindaco (Polder di Siponto, Lavori Riviera sud, urbanizzazione comparti etc.), nell’assenza totale di chiarimenti e dei conseguenti provvedimenti.
Ancora, le voci su presunte irregolarità nella gestione da parte di alcuni assessori, voci che il Sindaco ha confermato sui suoi canali social e nel corso dell’ultima conferenza stampa. Un assessore che si dimette nel pieno dei festeggiamenti Mariani prima di essere defenestrato, la richiesta di “verifica” del maggiore Partito della coalizione, i cambi di casacca prima che il Sindaco rispondesse con sdegno rimuovendo il Vicesindaco e revocando la delega ad un Consigliere di FI. Poi le accuse reciproche di essere al servizio di interessi particolari.
Gli stessi Consiglieri di maggioranza che assieme all’On Gatta dichiarano alla città di aver commesso un errore e raccolgono le firme per lo scioglimento del Consiglio Comunale, ma sono traditi dal capogruppo, che all’ultimo momento utile ritira inspiegabilmente il suo consenso.
Il Sindaco che scatena una campagna acquisti a cui si prestano politicanti senza bandiera, che con ogni mezzo cercano di far quadrare i conti.
Tutto questo senza aver mai informato la città e il Consiglio sulle ragioni vere dei tanti conflitti.
E nel frattempo la macchina amministrativa è allo sbando, non c’è nessuna progettualità per la Città. Nessuna politica di sviluppo, nemmeno una candidatura ai fondi del PNRR. Si va avanti al buio, per puro spirito di sopravvivenza.
Intanto crescono disordine e abbandono, regresso culturale e illegalità diffusa.
Questi sono i fatti, la città aspetta la verità.
Noi la verità l’andiamo denunciando da tempo, e nelle prossime settimane assumeremo iniziative istituzionali ufficiali affinché emerga tutto il fango che sta soffocando Manfredonia.
Andate a casa, se è vero che avete a cuore le sorti della Città.