Come forze politiche di minoranza riteniamo necessario esporre la nostra versione dei fatti accaduti in questi giorni sulla delicata situazione che continua a paralizzare l’attività dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Rotice.
Abbiamo deciso di firmare per lo scioglimento del Consiglio comunale perché Forza Italia aveva garantito le firme dei suoi 4 consiglieri, che con quelle dei nostri 9 erano sufficienti per raggiungere l’obiettivo; successivamente si è poi unita quella del consigliere Adriano Carbone, che ha voluto essere il 14°.
Due consigliere di opposizione erano fuori sede, per cui per depositare contestualmente tutte le firme in Comune occorreva attendere gli atti notarili contenenti le firme originali, che sono arrivati tramite posta venerdì mattina.
In questo frangente, il Sindaco ha esercitato pressione su alcuni consiglieri firmatari perché revocassero la loro firma prima del deposito degli atti al protocollo. Così è successo per il capogruppo di Forza Italia, Vincenzo di Staso, e per l’indipendente Adriano Carbone, che in tal modo hanno vanificato la raccolta delle firme, rendendone inutile il deposito.
Nel frattempo il Sindaco, per complicare ulteriormente la situazione, ha rassegnato le proprie dimissioni, lasciando così per 20 giorni al governo cittadino una giunta con soli 5 assessori.
Non solo. Nel disperato tentativo di aumentare l’esiguo numero dei consiglieri della maggioranza, ridottasi comunque a 12, ha sguinzagliato assessori e consiglieri perché facessero opera di convincimento sugli altri firmatari, anche prospettando ruoli di governo ai consiglieri di minoranza, senza però riuscirvi, arrivando perfino a strumentalizzare le parole del nostro arcivescovo padre Franco Moscone.
Ci preme poi evidenziare che il Consigliere Adriano Carbone, non solo ha firmato davanti ad un notaio il suo impegno a dimettersi per poi ritirarsi in maniera rocambolesca, ma ha assunto il ruolo di uomo chiave per il Sindaco Rotice, nell’incoraggiare altri consiglieri firmatari a seguirlo nello stesso percorso, prospettando ruoli di governo agli stessi.
In questa vicenda emerge un dato politico incontrovertibile: i nove consiglieri di minoranza sono rimasti uniti e compatti e non hanno ceduto ad alcuna pressione o lusinga, dando così prova di serietà e di maturità politica.
Le forze politiche di maggioranza, invece, hanno così dato prova di assoluta mancanza di etica politica e di rispetto per gli stessi elettori che avevano riposto fiducia in loro, con comportamenti volti a minare la democrazia rappresentativa e a mettere in discussione il funzionamento delle istituzioni locali: il che è quanto di peggio la politica locale potesse offrire alla nostra comunità dopo la lunga pausa del Commissariamento.
La figuraccia è innegabile e la debolezza politica dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Rotice si è acuita ulteriormente, mettendo seriamente in dubbio la sua capacità di governare la città di Manfredonia in modo serio e responsabile.
Noi forze politiche di opposizione riteniamo che questa pagina di cattiva politica debba concludersi in fretta, perché Manfredonia merita molto di più. Pertanto, coerentemente con quanto già fatto, invitiamo Forza Italia, unitamente ai nostri consiglieri di opposizione, a presentare nei confronti del Sindaco Rotice una mozione di sfiducia.
Nel frattempo continueremo a rappresentare gli interessi dei cittadini con dedizione e onestà e a svolgere il nostro ruolo di controllo, rifiutando di diventare complici di chi assume comportamenti che minano la democrazia rappresentativa, gettando ombre oscure sulla credibilità delle istituzioni locali.
La nostra comunità ha la necessità di essere guidata da rappresentanti seri, competenti ed affidabili, che si impegnino sinceramente ed efficacemente ad assicurarle un futuro migliore.
LE FORZE POLITICHE DI MINORANZA
Partito Democratico
Movimento 5 stelle
Manfredonia Nuova
Molo21
Progetto Popolare
CON Manfredonia