La festa patronale dedicata a Maria Santissima di Siponto anche quest’anno non si è smentita in quanto a partecipazione e organizzazione. Dopo la lunghissima processione, Piazza Papa Giovanni XXIII ha accolto il popolo sipontino in attesa dell’arrivo della veneratissima icona che già dalla emozionante uscita dalla Cattedrale e lungo tutto il percorso attraverso le vie principali della città raccoglie gli sguardi accorati e supplicanti dei tanti, tanti fedeli di Manfredonia. Le parole del discorso di Padre Franco Moscone fotografano sempre la nostra città svelandoci verità che tutti conosciamo, ma che spesso fingiamo di non sapere, nascondendoci dietro ad un dito. Padre Franco ha ricordato quelli che ha chiamato “due icone di tragedie nella carne di nostri fratelli e sorelle immigrati“, i due morti per le esalazioni di monossido di carbonio nel ghetto di Borgo Mezzanone, e “bambini innocenti“, i fratellini Stefan e Daniel, morti annegati a Fonterosa, che la nostra città non ha saputo piangere. Ma il nostro arcivescovo non ha risparmiato parole neanche per la piaga del caporalato, per il lavoro, per l’ambiente e la legalità. La piazza dopo la processione è rimasta gremita di gente per accogliere Orietta Berti, chiamata a festeggiare la nostra Santa Patrona. Un concerto che ha saputo attirare il pubblico di tutte le età viste le collaborazioni della Berti con giovani protagonisti della musica italiana come Fedez, Fabio Rovazzi e Achille Lauro tanto amati dalla giovani generazioni. Orietta Berti però, con la sua voce sempre giovane, ha saputo coinvolgere la piazza proponendo anche i suoi pezzi storici e le sue interpretazioni di brani d’autore. A completamento della grande festa gli spettacolari fuochi d’artificio sulla Spiaggia Castello hanno incantato una città gremita di gente in ogni dove, segno che investire nella Festa Patronale come grande evento della città paga sempre.
Mariantonietta Di Sabato
FOTO di Leonardo Ciuffreda
