«LA BUONA notizia è che il Ministero dei Beni culturali potrebbe esercitare il diritto di prelazione nella gara d’asta per la vendita della masseria Garzia e dunque acquisire al Parco archeologico di Siponto il terreno su cui sono da tempo in corso scavi archeologici che tra i numerosi ritrovamenti riportati alla luce, ci sono anche i resti dell’anfiteatro Augusteo datato al V – VI secolo a. C.». È quanto sostiene e auspica Giuliano Volpe, l’archeologo dell’Università di Bari, che da diversi anni conduce campagne di scavo nell’area archeologica di Siponto, assieme ai docenti Mariuccia Turchiano e Roberto Goffredo, dell’Università di Foggia (ove peraltro il professor Volpe ha insegnato per vent’anni).
L’INFORMAZIONE della vendita all’asta della masseria Garzia nel cui perimetro ricadono i resti dell’anfiteatro sipontino, l’ha diffusa la consigliera comunale Maria Teresa Valente. Nel ricordare il valore storico e archeologico di quel sito abitato dalla preistoria, nel quale solo nell’ultimo scavo del 2022 è stata individuata e definita l’area dell’anfiteatro di grande rilievo storico (anticipa di quasi un secolo il Colosseo di Roma), ha richiamato l’attenzione del Comune di Manfredonia e della competente Soprintendenza archeologica, invitandoli «ad intervenire in questa delicata situazione. Un’azione audace e doverosa, ma senza dubbio meritevole, potrebbe essere l’acquisizione di questo sito archeologico tramite l’asta. Non si tratta solo di conservare pietre antiche, ma di dar loro nuova vita attraverso la fruizione pubblica. Camminare tra le rovine di un anfiteatro millenario potrebbe diventare una realtà, un viaggio nel tempo che tutti potremmo intraprendere».
L’asta è stata fissata per il19 settembre prossimo e partirà dall’offerta minima di 16.897,50 euro. «Si tratta di una impresa – realizza Valente – che richiede risorse finanziarie e sforzi logistici che potrebbero essere appianati con l’aiuto di opportunità di finanziamenti come ad esempio potrebbe essere il PNRR». In buona sostanza un investimento con prospettive economiche di grande respiro considerato altresì che numerosi progetti di sviluppo gravitano sul Parco archeologico di Siponto per i quali non è ancora stato fissato un cronoprogramma operativo.
Al prossimo settembre l’equipe di archeologi e studenti delle Università di Foggia e di Bari, torneranno sul campo per proseguire il lavoro già avviato nelle campagne di scavo precedenti che hanno sondato stratificazioni che vanno dall’età romana a quella medievale. «Proseguiremo – anticipa Volpe – a scavare nelle tre aree nelle quali abbiano concentrato le ricerche, vale a dire porto, centro e anfiteatro. I risultati ottenuti hanno confermato la validità delle ipotesi di studio realizzate anche con i sopporti della geofisica».
Per l’anfiteatro le indagini sono arrivate alle prime gradinate della Càvea sopraelevata. Della capacità di ottomila spettatori, si tenevano giochi cruenti di gladiatori che vennero messi al bando con all’avvento del cristianesimo. L’area fu adibita a cimitero. Numerosi i resti umani ritrovati. Il materiale lapideo venne utilizzato per la costruzione di Manfredonia.
Michele Apollonio