Sabato 23 Novembre 2024

Agenzia per la Casa: luci e ombre

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TUTTI d’accordo, maggioranza e opposizione del consiglio comunale, nell’approvare il Regolamento dell’Agenzia per la casa e il disciplinare per l’utilizzo del Fondo di garanzia, ma con non pochi distinguo. «Compito precipuo dell’Agenzia della casa è quello – ha spiegato l’assessore al welfare Grazia Pennella – di facilitare l’incontro tra domanda e offerta di immobili, organizzando un sistema in grado di offrire tutele sia ai proprietari degli alloggi sia agli inquilini e potenziare l’offerta di alloggi per le fasce più deboli della popolazione». All’Agenzia si potranno rivolgere cittadini che vivono situazioni di grave disagio abitativo per una miriade di motivi e situazioni, che hanno l’esigenza di trovare un alloggio e devono necessariamente rivolgersi al mercato privato in attesa di poter accedere all’edilizia residenziale pubblica.

QUELLO della casa è problema atavico con sfumature paradossali. La città è infatti piena zeppa di cartelli indicanti abitazioni in locazione o in vendita, eppure c’è gente che non riesce a trovare un alloggio. Anche per gli alloggi popolari c’è una situazione irregolare: sono numerosi infatti quelli occupati abusivamente e gli accertamenti operati dal Comune vanno per le lunghe tant’è che i nuclei familiari in attesa rischiano di perdere i diritti per la imminente scadenza delle graduatorie. Ora si spera nell’azione dell’Agenzia per la casa.

IL PROVVEDIMENTO è stato votato con l’unanimità dei voti dei consiglieri della maggioranza e della opposizione i quali lungi dal voler «ostacolare gli sforzi in favore delle famiglie in difficoltà» hanno espresso per bocca della consigliere Maria Teresa Valente, timori e riserve che «generano aspettative ingannevoli». Smorzando il trionfalismo fine a sé stesso espresso dalla maggioranza, l’opposizione ha ricordato che «è stata la Commissione straordinaria a vincolare i fondi nel 2020» e che la «stessa strategia è già stata impiegata dai Servizi sociali di Manfredonia oltre due decenni fa, purtroppo con scarsi risultati». Può darsi, e si spera, che i tempi e gli operatori siano mutati in positivo. Sta di fatto che il Comune di Bari – è stato richiamato – che pure aveva avviato ben una decina di anni fa un tale progetto, ha optato per una «Commissione comunale per l’emergenza abitativa, senza costi aggiuntivi per le casse comunali» è stato precisato nel rilevare che l’amministrazione comunale di Manfredonia ha «preventivato ben settanta mila euro per il personale che lavorerà all’Agenzia della casa e soltanto novantamila euro per fronteggiare l’emergenza abitativa».

NON SONO mancate severe critiche sullo sbandierato utilizzo (ancora una volta) dalla maggioranza, della indennità da sindaco rinunciata da Rotice. «Rinnovo l’apprezzamento per il generoso gesto all’inizio del suo mandato ha detto Valente – ma è importante comprendere che per legge le somme risparmiate diventano parte integrante del bilancio comunale, senza possibilità di ulteriori scelte a riguardo. Quindi, sbandierare continuamente l’uso dell’indennità per le varie emergenze, sembra più una strategia elettorale che una manifestazione di volontà concreta a risolvere le problematiche».

Fin qui le parole e i propositi, ora si attendono i fatti.

Michele Apollonio

 

 

 

 

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