Stamattina con tutte le Istituzioni (Prefettura, Procura, DIA, Sindaci, Polizia,Carabinieri, Guardia di Finanza) eravamo li per rendere omaggio alla loro memoria e testimoniate che l’impegno alla lotta alla mafia è vivo più che mai.
Il 9 agosto è una data che ha segnato lo storico spartiacque della lotta alla criminalità da parte della Squadra Stato sul Gargano; ma non basta, c’è, purtroppo, ancora parecchia indifferenza delle nostre comunità.
Bisogna trovare il coraggio di non avere paura, di non girare la testa dall’altra parte, di saper dire di no alle situazioni di malaffare. Il cambiamento non si può delegare, il tacere è una colpa, bisogna riconoscere il male e chiamarlo per nome come hanno ben evidenziato il Prefetto Valiante, il Procuratore Vaccaro e Don Luigi Ciotti.
L’esempio e la forza ce li danno Arcangela e Marianna, le due coraggiose vedove che ogni giorno combattono per la giustizia, la verità, la legalità non solo per Luigi ed Aurelio ma anche per tutto il territorio ed il futuro dei figli di tutti noi.
È un atto d’amore per il quale ognuno di noi deve impegnarsi. Solo così, uniti e consapevoli, possiamo estirpare il cancro della mafia e vincere questa cruciale partita per la nostra terra, mortificata oltremodo per decenni dal silenzio, dalla complicità, dalla sottovalutazione, dall’indifferenza, dalla rassegnazione.