Mercoledì 13 Novembre 2024

Degrado e mala movida: la denuncia del comitato di Manfredonia

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Nella nostra città ci sono aree che hanno un’eccessiva concentrazione di locali ed esercizi commerciali destinati allo svago, all’incontro ed al divertimento in orari notturni che causano un’immissione di rumori oltre la soglia di normale tollerabilità.

Tutto questo accade perché i gestori di alcune attività, sapendo che la nostra città è priva di qualsiasi controllo da parte del nostro primo cittadino e delle forze dell’ordine,  sapendo di farla franca, occupano intere strade, vicoli e piazze destinate allo svago di famiglie e bambini, addirittura senza pagare la tassa sull’occupazione del suolo pubblico e cosa ancora più grave, senza lasciare lo spazio necessario per il passaggio dei disabili o di un mezzo o una barella in caso di emergenza, come prevede il Regolamento Comunale e il Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei cittadini.
A rendere più fosco questo quadro desolante, si aggiungono altre non meno importanti violazioni che riguardano il decoro degli arredi urbani che delimitano il suolo pubblico ormai di proprietà dei gestori dei locali.

In questo desolante quadro, la situazione diventa ancora più grave per il fatto che l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine permettono ai gestori di continuare indisturbati a violare ogni norma di convivenza civile e le Ordinanze stesse emanate dal nostro primo cittadino che crede di sollevare l’economia della nostra città attraverso la mala movida e il consumo smodato di bevande alcoliche che recano pregiudizio all’igiene e la quiete pubblica con inquinamento acustico e schiamazzi che non permettono il normale riposo dei residenti e favoriscono

l’esodo dei turisti che affollano i numerosi bed & breakfast nei luoghi della mala movida,
Oggi per fortuna le cose stanno cambiando e della mala movida resterà solo un brutto ricordo da città da quarto mondo, infatti, con le varie sentenze tra cui quella di Brescia e quella emessa dal Tribunale di Torino che ha accolto le ragioni dei cittadini ricorrenti, che lamentavano una situazione pregiudizievole per i propri diritti alla salute, all’inviolabilità del domicilio ed al godimento della proprietà, provocata dalla libera aggregazione di un numero eccessivo e incontrollato di persone,  che venivano attirate in loco dalla presenza di numerosissimi esercizi commerciali.
Sebbene il Giudice abbia convenuto che quanto accade nelle strade e nelle piazze del quartiere in questione non dipenda da eventi organizzati o autorizzati dal Comune, e quindi si situi al di fuori di una positiva attività del Comune rivolta alla destinazione del suolo di sua proprietà, nondimeno ha sancito la responsabilità dell’ente per non aver posto in essere tutto quanto fosse in suo potere per ricondurre le immissioni rumorose entro i limiti previsti per ciascuna zona, secondo la sua classificazione acustica, e, in generale, per evitare o contenere gli altri effetti nocivi della movida.
In particolare, il Tribunale ha individuato un nesso di causalità tra l’invivibilità della zona interessata e le scelte adottate, o meglio trascurate, dall’amministrazione comunale, che, in assenza di alcun piano di risanamento acustico, non ha controllato il flusso delle persone e non ha regolato in modo adeguato gli orari delle attività, di fatto privilegiando le esigenze commerciali rispetto ai diritti dei residenti. A questi ultimi è stato pertanto riconosciuto il relativo diritto al risarcimento del danno non patrimoniale da inquinamento acustico, anche in assenza di un danno biologico documentato.
dando così luogo, ai sensi dell’art. 844 cc., ad un’ipotesi di responsabilità per fatto illecito, che obbliga il primo cittadino, al risarcimento del danno in favore delle parti lese ex art. 2043 cc.
Alla luce di tutto quanto sta ormai succedendo nella generalità delle città italiane, credo sia giunto il momento di cambiare modo di intendere di fare turismo e creare i presupposti per far diventare la nostra città veramente una meta turistica piacevole e ambita o come qualcuno inconsapevolmente dice “la più bella città del mondo”.

IL COMITATO DEGRADO AMBIENTALE E MALA MOVIDA 

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