SI APRE uno spiraglio nella situazione deficitaria della pianta organica del Comune di Manfredonia. Sono in arrivo venti unità da impiegare negli uffici comunali. La notizia arriva tramite l’on. Giandiego Gatta, dalla Commissione per la stabilità degli Enti locali (COSFEL) che ha appunto autorizzato l’amministrazione Rotice che ne aveva fatta richiesta, a procedere a 20 assunzioni al fine di potenziare la deficitaria pianta organica comunale.
Quella della carenza di impiegati e del conseguente svuotamento dei vari uffici comunali, è una delle motivazioni addotte dal sindaco Rotice e relativo complesso amministrativo, per giustificare le numerose defaillance rilevate dalla opposizione ( e non solo) nell’attività amministrativa. La pianta organica comunale di circa 180 dipendenti, si è da alcuni anni a questa parte, andata assottigliando per l’uscita di numerosi dipendenti, complessivamente circa la metà del potenziale.
L’ARRIVO di venti unità impiegatizie (no vigili urbani) sarà in ogni caso, una insufflata appena sufficiente per riprendere fiato negli uffici di destinazione, non sanerà infatti il fondamentale vulnus del deficit creatosi nel sistema della tecnostruttura comunale. I nuovi impiegati rimarranno in servizio al Comune di Manfredonia per tre anni e inoltre saranno attinti alle graduatorie aperte di altri comuni. Per avere dipendenti effettivi nell’organico comunale, occorre che il Comune bandisca gli specifici concorsi per le categorie necessarie. Sarà pertanto questo un altro periodo di attesa.
SCHIARITA anche per l’area industriale di Coppa del Vento. Riguarda in particolare l’impianto di depurazione di pertinenza dell’ASE ereditato dall’azienda che ha lasciato quel capannone. Il Comune di Manfredonia in accordo con l’ASE, ha proceduto all’acquisizione dell’impianto per metterlo a diposizione dell’AQP e consentire il completamento della infrastrutturazione del sistema idrico fognario integrato che riguarda la distribuzione di acqua potabile, il collettamento delle acque di scarico, il trattamento delle acque di scarico di depurazione, riuso delle acque depurate come acque industriali, distribuzione delle acque industriali. Lasperanza è pertanto quella che si riesca a rendere funzionanti quei servizi di base la cui carenza hanno condizionato l’utilizzazione delle aree D46 e PIP.
I FONDI necessari ci sono e sono quei 2,8 milioni di euro compresi nei finanziamenti del Contratto d’area e destinati per l’appunto alle infrastrutturazioni. Difficoltà e cavilli tecnico-procedurali hanno bloccato quelle opere fondamentali per il funzionamento di un’area destinata ad accogliere aziende produttive solo in parte installatesi. Risorse congelate da Europrogetti e Finanza e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy che ora le hanno messe a disposizione.
L’AREA industriale di Coppa del vento sulla strada per Foggia si trova in posizione strategica rispetto al porto e alle vie di comunicazione, ed è pertanto uno dei nodi di riferimento dell’organico sviluppo economico di una vasta area della Capitanata affacciata sull’Adriatico che meriterebbe maggiore e più ragionata considerazione.
Michele Apollonio