La prima tappa del festival toccherà Rignano Garganico il 13, San Marco in Lamis il 14 e San Giovanni Rotondo il 15 luglio
FestambienteSud numero 19 parte il 13 luglio a Rignano Garganico, con un doppio appuntamento. Si comincia alle 19 l’apertura ufficiale nel Museo di Grotta Paglicci con un aperitivo simbolico che mette insieme la birra Michaelica del Birrificio Rebeers con il caciocavallo podolico prodotto a proprio a Grotta Paglicci dall’azienda Bramante e il pane di Rignano Garganico. Luogo simbolico, il Museo dell’antica Grotta Paglicci, è un sito preistorico che racconta cinquantamila anni di storia di Homo Sapiens. Poi alle 21.30 il poliedrico Francesco Bearzatti presenta in concerto l’ultimo lavoro di apertura Post Artomic Zep, la musica dei Led Zeppelin nell’Era Post Atomica.
Il giorno dopo, il 14 luglio, la comunità francescana del convento di San Matteo a San Marco in Lamis ospita il racconto musicale di un falso storico: il Pastor Fido di Chedeville, per anni attribuito ad Antonio Vivaldi, nella esecuzione dell’ensemble della compagnia teatrale Bottega degli Apocrifi.
La prima tappa del festival chiude a San Giovanni Rotondo il 15 luglio con la presentazione del libro Papapum, ispirato alla tragedia di Cutro e con la musica universale di Cosmic Renaissance di Gianluca Petrella.
Tutti gli aventi del primo weekend sono a ingresso libero.
Poi il festival si sposterà a Monte Sant’Angelo dal 20 al 22 luglio (concerto di apertura di Angelo Branduardi e poi Gianluigi Trovesi, il duo Principe & Zeni, Giuseppe Armillotta), a Mattinata dal 27 al 29 Luglio (concerto di apertura di Simone Cristicchi, poi Shannon Anderson e Vincenzo Vasi) e a Vieste e Foresta Umbra dal 31 luglio (concerto di apertura di Gilberto Gil, poi Cèu, la tappa del Premio Strega Poesia, Barbara Casini con Girotto, As Madalenas con Mirabassi, Marcos Valle, Chiara Civello con Kacques Morelenbaum e l’Orchestra della Magna Grecia, Dj Meme e Giuseppe Armillotta).
Tutto il programma e il partenariato di FestambienteSud 2023 su https://festambientesud.it/il-programma-completo-di-festambientesud-2023/
13/15 luglio – TAPPA DI APERTURA
PROGRAMMA E NOTE ARTISTICHE
13 LUGLIO
RIGNANO GARGANICO
Ore 19 – aperitivo di apertura nel Museo Grotta Paglicci, con visita guidata da Enzo Pazienza
Grotta Paglicci, sito preistorico che si trova in agro di Rignano Garganico, straordinario per la testimonianza stratificata della presenza di homo sapiens, è tra i più importanti del bacino del Mediterraneo e del continente europeo. Testimonia una delle forme più antiche del culto dei morti, le prime tracce di addomesticamento di animali, con il rinvenimento di un cane domestico, la farina più antica al mondo ricavata da avena selvatica. Attualmente non visitabile, è il Museo di Grotta Paglicci nel centro storico di Rignano Garganico a raccontarne, con ricostruzioni in plastico e digitali, le ricchezze e l’importanza con una narrazione ben costruita e didatticamente efficace.
Ore 21.30 – concerto FRANCESCO BEARZATTI
POST ATOMIC ZEP
Francesco Bearzatti – sax, elettronica
Danilo Gallo – basso, elettronica
Marco D’Orlando – batteria
Post Atomic Zep, è il nuovissimo album dell’acclamato sassofonista italiano Francesco Bearzatti, noto per il suo approccio al jazz che è solito spingersi oltre i confini del genere. L’album – su etichetta doKumenta Music e distribuzione a cura di TAG – si costituisce come un omaggio del tutto originale all’iconica rock band dei Led Zeppelin.
Affiancato da talentuosi musicisti al basso, alla batteria e agli effetti per chitarra dal vivo, Francesco Bearzatti offre una versione fresca ed elettrizzante di alcuni dei più grandi successi dello storico gruppo britannico.
Undici tracce che riflettono lo stile caratteristico del sassofono di Bearzatti, capace di fondere melodie intricate a improvvisazioni audaci e rocambolesche, e risuonano di influenze che vanno dal free jazz al rock. Ai grandi classici dei Led Zeppelin quali Stairway to Heaven e Going to California, sono affiancate anche alcune composizioni originali frutto della visione creativa unica di Bearzatti e dei suoi collaboratori. Con il suo approccio innovativo alla piegatura del genere e all’esplorazione musicale, questo album farà sicuramente scalpore sia nel mondo del jazz che in quello del rock
14 LUGLIO
SAN MARCO IN LAMIS – Santuario di San Matteo
Ore 21 – concerto BOTTEGA DEGLI APOCRIFI
IL PASTOR FIDO DI CHEDEVILLE_cronaca musicale di un falso illustre
concerto teatrale
elaborazione musicale a cura di
Fabio Trimigno, violino, melodica, violino tromba
Michela Celozzi, violoncello
Andrea Stuppiello, percussioni etniche
spazio sonoro, Amedeo Grasso
Luci, Luca Pompilio
Regia, Cosimo Severo
Nel 1990, grazie al ritrovamento di una dichiarazione del 1749, si sciolse la catena di dubbi sull’origine dell’Opera 13, quel famoso Pastor Fido che costituiva fino ad allora una delle più eseguite e favorite raccolte di sonate di Vivaldi. Si scoprì così che il prete e celebre compositore veneziano non aveva composto nessuna Opera 13. L’autore della raccolta era invece Nicolas Chédeville, virtuoso oboista, didatta, compositore e costruttore di musettes, cornamuse molto comuni in Francia. Gran parte delle sue opere erano destinate alla musette e la loro scrittura restava sempre legata alle esigenze dalla piccola zampogna. Nonostante la moda francese le avesse riqualificate, per molti critici, però, le musettes restavano uno strumento grossolano e maldestro. A Chédeville non parve vero far credere che un grande compositore come Vivaldi consacrava un’intera sua nuova opera alla musette: gli si apriva la possibilità di mettere a tacere i critici e guadagnare nuovi spazi artistici (ed economici) per i virtuosi dello strumento.
Bottega degli Apocrifi ripropone il più eclatante falso storico della musica in una elaborazione per un insolito trio da camera, in cui temi pastorali si snodano su ritmi giannizzeri, danze francesi si liberano in sonorità mediterranee, riscrivendo così alcune delle pagine più discusse della musica barocca.
15 LUGLIO
SAN GIOVANNI ROTONDO
Ore 20.15 – Villetta di Sant’Onofrio
presentazione del libro
PAPAPUM (Quorumedizioni)
di Donato di Bari e Maddalena Gatta
Un libro per ragazzi che racconta a ragazzi e adulti la tragedia di Cutro e il fenomeno dell’immigrazione, trovando anche lo spazio per la speranza.
Intervengono
Milena Tancredi, direttrice della Biblioteca Ragazzi di Magna Capitana
Paolo Azzella, editore
Vanessa Pallucchi, portavoce nazionale del Forum del Terzo Settore
Ore 21.30 – villetta di sant’onofrio – concerto
GIANLUCA PETRELLA
COSMIC RENAISSANCE
Gianluca Petrella (trombone, tastiere e elettronica)
Mirco Rubegni (tromba)
Simone Padovani (percussioni)
Federico Scettri (batteria)
Riccardo Di Vinci (basso elettrico)
Gianluca Petrella, trombonista, è tra i più riconosciuti musicisti italiani nel mondo. Ha vinto per due anni consecutivi il celebre Critics Poll della rivista Down Beat, nella categoria “artisti emergenti”. Classe 1975, negli oltre venti anni di carriera già trascorsi ha collaborato con artisti di fama internazionale scrivendo, performando e incidendo musica in maniera trasversale, dalla sperimentazione al mainstream. È universalmente riconosciuto per aver conquistato i palcoscenici e i festival più prestigiosi del mondo (da Montreal a Toronto, passando per Tokyo, Rio de Janeiro, Buenos Aires, Parigi, Londra, New Orleans…), per i lavori editi da prestigiose etichette (ECM Records, Blue Note, !k7, Ninja Tune) e per le sue collaborazioni con Enrico Rava e altri big. Collaborazioni non solo in ambito jazz tra cui: con l’acclamata superstar della techno Ricardo Vilallobos, con Moritz Von Oswald, pioniere dell’elettronica tedesca, con dj Gruff – icona dell’hip hop italiano – e con il leggendario agitatore di dancefloor Dj Ralf. Dal 2017 è entrato a far parte della band di Lorenzo Cherubini alias Jovanotti. Tra gli altri progetti in campo jazzil trio con Michele Rabbia e Eivin Aarset.
Cosmic Renaissance è il progetto di Petrella ispirato alla musica di Sun Ra, col quale ha già inciso tre lavori. Un progetto in cui il trombonista, da sempre refrattario alle etichette, veste di nuovo i panni dello skipper intergalattico per turisti degli altri pianeti. Un progetto in cui ci si perde per ritrovarsi in sua compagnia nei labirinti della musica più nera. Cosmic Rainaissance fa dimenticare le convinzioni del jazz più compiuto per prender appunti per nuove rotte da tracciare sulla cartografia afrofuturista. L’ultimo album a firma Cosmic Renaissance di Gianluca Petrella è Universal Language.