«CHE fine ha fatto il servizio mensa, gestito dal l’assessorato alle politiche sociali, rivolto alle famiglie più fragili di Manfredonia?» è la domanda posta da alcuni consiglieri comunali al sindaco Gianni Rotice. «Il servizio è stato interrotto inspiegabilmente, infatti i fruitori ad oggi non ne conoscono le motivazioni» rivela il consigliere Francesco Schiavone. «I cancelli sono ormai chiusi dall’1 giugno scorso – fa presente – giorno in cui pare si sia interrotto il servizio mensa dedicato ai più deboli; sono, infatti, decine le famiglie che usufruivano di questo servizio a domicilio. Un servizio delicato e indispensabile rivolto ai diversamente abili e alle fasce più fragili della città, che almeno avevano la certezza di ottenere un pasto caldo tutto i giorni».
«IL SERVIZIO già in proroga dal 2022 è scaduto lo scorso 31 maggio» rileva il consigliere comunale Massimo Ciuffreda che si dice «preoccupato per le conseguenze molto gravi su più fronti, tra cui quello di grande rilievo sociale del servizio “Pasti caldi a domicilio”, al quale sono ammesse persone anziane e/o disabili con gravi difficoltà motorie, sensoriali o psicologiche e, comunque, impossibilitate a provvedervi personalmente e che le prestazioni relative a tale servizio sono state previste all’interno dell’appalto della ristorazione scolastica».
DI QUI le domande: Si farà in tempo per la ripresa scolastica ad assicurare il servizio di refezione scolastica? Lo scorso anno scolastico fu dato a caratteri cubitali l’annuncio della partenza di tale servizio al 3 novembre; I lavoratori avranno le giuste attenzioni? Al servizio mensa comunale sono impiegate 24 persone che «si ritrovano a vivere con l’angoscia dell’assoluta incertezza sull’avvenire del posto di lavoro. Una grave superficialità degli amministratori comunali – rileva Ciuffreda – ai quali ricordo che le assicurazioni anticipate sui social devono avere un seguito operativo effettivo per ripristinare un servizio fondamentale per la rete sociale della nostra amata Manfredonia: siamo preoccupati per i tempi di attuazione di tutte le procedure utili a riattivare il servizio».
Mic. Ap.
