Domenica 30 Giugno 2024

Miramare e Manfredonia Calcio, Pd: “La città aspetta e merita risposte chiare”

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“Tra un po’ non basterà più “armare” la penna di qualcuno, anche quella di chi dovrebbe “semplicemente” limitarsi a svolgere un ruolo di comunicazione che prima di tutto è istituzionale, essendo lautamente pagato con i soldi di tutti – non doveva essere gratuito? – occorrerà occuparsi dei problemi della città, occorrerà farsi trovare pronti. Loro non lo saranno.”

Era il mese di novembre 2022 quando il Partito Democratico con queste parole auspicava, in un comunicato pubblico, la risoluzione delle criticità legate all’impianto sportivo Miramare e alle sorti della squadra della città.

Otto mesi dopo siamo sull’orlo del baratro: un presidente dimissionario, una tifoseria in preda ad una crisi di nervi e una gestione confusionaria della cosa pubblica che continua a colpire al cuore interessi vitali della città.

Non abbiamo mai strumentalizzato la passione dei tifosi che giustamente non hanno colori politici ma una fede a cui aggrapparsi nei momenti delicati, una valvola di sfogo dai problemi quotidiani, 90 minuti di spensieratezza in cui mettere da parte dolori e delusioni. Ma non possiamo tacere di fronte all’ennesima incredibile farsa messa in piedi nelle ultime settimane, e che ha visto nelle ultime ore un epilogo drammatico.

Poche semplici domande:

– a chi è affidata e per quanti anni la gestione dell’impianto sportivo “Miramare” di proprietà del Comune di Manfredonia?

– nella società che si è aggiudicata la gestione dell’impianto chi sono le persone che detengono le quote?

– ci sono lavori di adeguamento da effettuare, propedeutici all’agibilità dell’impianto? Se la risposta fosse affermativa, a chi spetterebbero questi lavori?

L’approssimazione e l’assenza totale di un profilo istituzionale hanno compromesso una stagione calcistica, partita sotto i migliori auspici con la promozione nei Dilettanti della squadra della città, a tal punto da mettere a repentaglio l’esistenza stessa di una storia lunga 90 anni.

Per chi tifoso lo è stato veramente sa che ripartire da un’altra categoria con il titolo di un’altra compagine minore come accaduto in altre parti d’Italia o peggio continuare a peregrinare elemosinando ospitalità in altri stadi, non sarebbe accettabile. La coerenza è alla base di un modo di pensare che chi non ha mai vissuto non potrà mai capire.

Lungi da noi il tentativo di strumentalizzazione della tifoseria, ma Manfredonia aspetta e merita risposte chiare.

Probabilmente in questa storia la verità sta nel mezzo e quindi non diamo giudizi sulle persone o su quello che abbiano fatto. Ma c’è una responsabilità politica dal momento in cui il sindaco si rende protagonista delle vicende legate al calcio e alle sorti societarie con una sovraesposizione mediatica che come già ribadito in passato non può che ritorcersi contro.

“…la mia casa è vuota senza te!”

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