Giovedì 21 Novembre 2024

Pd Manfredonia: “Sindaco, ma quando te ne vai?”

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Se non fosse che la farsa di un sindaco, campione di arrampicata sugli specchi, declina facilmente nella tragedia di una comunità, ci sarebbe da sorridere. Ma, a noi, viene da piangere.

Solo nelle ultime ore, la Piazza ad esso intitolata ha ospitato il Popolo per raccoglierne le legittime lagnanze, in un’estensione che dallo Stadio Miramare arrivava a lambire la vicina Zapponeta con la protesta di Ippocampo “contro la vergognosa situazione determinata dal mancato ritiro, da parte dell’Ase, dei rifiuti solidi urbani… che causano un grave pericolo igienico sanitario”. Mentre, tra le mura del Palazzo sulla piazza, andava in scena l’ennesimo Consiglio delle mancate risposte.

E più su, verso la piana di Macchia, poco o nulla ci è dato sapere del ruolo e della visione dell’amministrazione comunale su ciò che ne sarà di noi intorno a ZES e sviluppo industriale.

Al centro c’è lui, l’indomito Sindaco arroccato nella giostra di specchi che rimandano le sue molteplici situazioni di inopportunità e potenziali conflitti d’interesse, ai quali oppone il suo incessante “sì, ma…”. Che si tratti di un abuso edilizio che lo riguarda, di incarichi e consulenze a parenti e/o affini, di intrighi sul campo di pallone e sulla proprietà di squadra e società di gestione, parte con l’arrampicata e butta giù i suoi “sì, ma…”. Continuando imperterrito a sorridere.

Sì, ma che? Il naufragar t’è dolce in questo mare?

A noi cittadini per nulla, è solo amarezza quella che ci sale su girando per la città e respirandone il degrado, fino a fare nostro anche noi il suo “sì, ma…” per arrivare a chiedere a ‘sto Sindaco: sì, ma quando te ne vai?

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