Mercoledì 13 Novembre 2024

COSAP conflitto infinito

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MERCOLEDI 28 prossimo, il TAR di Bari discuterà il ricorso presentato dall’Unione commercianti Manfredonia sulla illegittimità, sostiene, degli aumenti delle cartelle Cosap, del canone cioè che si deve pagare per le occupazioni permanenti e temporanee di aree pubbliche e quindi strade, piazze, mercati.

NON sarà la prima volta e forse neanche l’ultima. I magistrati contabili regionali si sono dovuti occupare già altre volte senza che, come vediamo, il problema sia stato risolto. E il problema, come lo pongono i commercianti, è l’aumento dei canoni della tassa sulle occupazioni di suoli demaniali, che arrivano anche al 400 per cento. Il tira e molla su quella tassa data lontano nel tempo. Il primo “esoso” aumento lo deliberò nel 2019 l’amministrazione dimissionaria poi sciolta, che applicò un aumento del 300 per cento. Un aumento giustificato dal fatto che si dovevano reperire le risorse per far fronte al Piano di riequilibrio appena approvato. In quella occasione il ricorso al TAR fu vittorioso. Ma non è successo nulla: il problema è rimasto “narcotizzato” anche a causa della sopraggiunta pandemia da Covid 19.

LA DIATRIBA è riemersa con l’avvento della nuova amministrazione a guida Rotice che, contrariamente alle promesse fatte in campagna elettorale, ha emesso regolarmente cartelle esattoriali “impazzite”. A nulla sono valsi incontri – ricordano i commercianti – per mediare delle soluzioni ragionevoli ed eque. Gli amministratori di Palazzo San Domenico non sono stati in grado di venire incontro alle esigenze di una categoria in affanno per tanti altri versi. «Tante promesse mai arrivate ad una soluzione definitiva» hanno lamentato i commercianti. «Non vogliamo regali – proclamano – vogliamo pagare il giusto; ma l’amministrazione non ha voluto in nessun modo trovare soluzioni gestibili ed eque». Soluzioni che avrebbero dovuto tener conto del Piano di riequilibrio finanziario e della forte evasione nonché del diffuso abusivismo. La ricerca di una via d’uscita è stata affidata ancora una volta al TAR.

«IN ATTESA degli esiti del nuovo ricorso al TAR il nostro turismo continuerà a vivere sulle singole iniziative di commercianti, artigiani e piccoli imprenditori che tra mille sacrifici e tanti ostacoli rendono la nostra città ospitale» scrive in una nota il consigliere comunale  5Stelle Raffaele Fatone che rileva come «l’amministrazione Rotice nell’elaborare il DPEF 2023, ha deciso di non modificare gli aumenti insostenibili della Cosap adeguandosi alle aliquote massime fissate negli anni precedenti: dove è – chiede – il “nuovo” annunciato, dove sono le nuove idee, proposte e soluzioni che una nuova amministrazione eletta ha il dovere di ricercare e condividere con gli operatori direttamente impegnati a sostenere il turismo?».

VA DATO atto agli operatori di bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, gelaterie di essere gli avamposti di un turismo cui mancano le basi, l’indispensabile supporto qualificato di un insieme di attività e servizi polivalenti la cui mancanza influenza negativamente l’economia sostenibile del turismo.

  Michele Apollonio

 

 

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