La 30° edizione del Torneo OVER35 al “Parisi” di Monte Angelo

“Quando una porta si chiude, un’altra se ne apre” o, come si dice a Manfredonia: “si apre un portone”, la famosa citazione di Alexander Graham Bell, che arrivò al primo brevetto del telefono dopo una serie di iniziali fallimenti, calza molto con la trentesima edizione del Torneo della UISP aps Foggia Manfredonia, Comitato Territoriale che, per la prima volta, non si disputerà al “Miramare”. Il diniego ricevuto Matteo Spagnuolo, lo storico “padrino” della manifestazione, giustificato dalla nota inagibilità dell’impianto sipontino, ha dato la stura ad un progetto da anni caldeggiato dall’intraprendente presidente, Orazio Falcone: ”Da anni pensavo di rendere il torneo itinerante, ogni anno una sede diversa, coinvolgendo tutti i Comuni della Provincia. Molti amministratori locali ci hanno chiesto di poter ospitare la manifestazione”, ha riferito. Proprio per convinta sollecitazione del Comune di Monte Sant’Angelo, il torneo si disputerà presso l’impianto comunale, in erba sintetica, della cittadina garganica, distante pochi minuti da Manfredonia. Ci sono già le adesioni delle squadre necessarie per poter cominciare questa interessante e intrigante avventura. Oltre alle scontate sipontine sono già ai blocchi di partenza formazioni di Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo e Zapponeta. Proprio la città di Nicola di Bari si è resa disponibile ad ospitare il torneo il prossimo anno, per inaugurare il nuovo campo comunale. L’Over35 è stato sempre un “gioiellino” che molti Comuni vicinari ci hanno invidiato ma che nessuno ha saputo replicare. Solo il Covid19 è riuscito ad interrompere la sua annuale programmazione che negli ultimi trenta anni ha visto al “Miramare” avvicendarsi generazioni di quasi quarantenni che dopo meno di dieci anni passavano il testimone alla generazione successiva. Per molti il torneo è stata un’opportunità per riprendere ad allenarsi e fare, con regolarità, attività fisica/motoria che è continuata anche dopo, quando si sono “appese le scarpette al chiodo” per sopraggiunti limiti di età. Poche volte ha vinto la squadra con le migliori individualità. Come succede a tutti a livelli anche l’Over35 lo hanno vinto i gruppi meglio organizzati e più amalgamati.

di Antonio Baldassarre