Mercoledì 25 Dicembre 2024

Non solo cura. Necessaria la prevenzione contro i tumori

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Il giorno 22 giugno 2023, il Comune di Manfredonia ha organizzato, nella suggestiva location del chiostro di Palazzo San Domenico, il convegno “Prevenzione dei tumori in epoca post Covid”, aperto alla cittadinanza. Sono intervenuti illustri esperti nelle varie discipline della medicina ed ognuno ha esposto la propria tesi in modo esaustivo con esempi chiarificatori per meglio delucidare tematiche un po’ ostiche per i non addetti. Ha aperto i lavori, dopo i saluti istituzionali del sindaco, il dott Stefano Notarangelo, dirigente medico e specialista in pneumologia, broncoscopista presso la M.A.R. dell’Ospedale “Maselli Mascia” di San Severo che ha esposto un po’ di dati statistici. Secondo l’Associazione Italiana di Oncologia Medica si registravano a fine anno 2022  390.700 nuovi casi di tumori, 205.000 negli uomini e 185.700 nelle donne. Nel 2020 si registravano 376.600 casi, quindi c’è stato un incremento di 14.100 casi in più nel periodo post-pandemico.

La percentuale di tumori più numerosi sono i carcinomi della mammella (55.700 casi), seguiti da quelli del colon retto (48.00, +1,5% negli uomini e +1,6% nelle donne), quelli del polmone (43.900 casi), della prostata (40.500) e vescica (29.200). Ha continuato il dott Notarangelo “nel 2040, si stimano nuove diagnosi tumorali, prevedendo un incremento del 40% che interesseranno maggiormente gli ultra 65enni”. Questi dati sono allarmanti. E’ come assistere ad un bollettino di guerra. Per evitare il 50% delle morti occorrerebbe intervenire sui fattori di rischio, la sedentarietà, l’obesità e gli scorretti stili di vita. Un rischio anche triplo è la mancata vaccinazione contro Sars-CoV-2. A tal proposito è intervenuto il dott Marco Dimitri, della Scuola di Specializzazione in “Igiene e medicina preventiva” dell’Università degli Studi di Foggia, che ha esposto la sua esperienza come medico USCA, intervenendo in prima linea durante la pandemia del Covid19 e mediando tra gli Istituti scolastici, l’Asl e le famiglie colpite dal contagio. Ha messo in rilievo l’importanza della vaccinazione, sfatando i falsi miti sugli effetti nel lungo periodo. “Sperimentati già nel decennio scorso, i vaccini terapeutici mRNA in combinazione con altre molecole si stanno rivelando utili nella cura di alcune forme di cancro”. Sono conosciuti in tutto il mondo per aver permesso di contenere la pandemia del Covid-19, salvando milioni di vite.

Il vaccino a mRNA contribuirà al trattamento dei tumori e consente all’organismo di produrre le proteine necessarie a stimolare una risposta immunitaria. Le moderatrici Libera Scirpoli e Monica Mantovano hanno passato la parola al dott Vittorio Guerra, specializzando in malattie infettive presso l’Università degli Studi di Bari, impegnato nel progetto a Lampedusa per i migranti. Egli studia i casi di infezioni di HIV e quando degenera in AIDS. “Più della metà delle nuove infezioni di HIV ogni anno interessano i giovani nel gruppo di età 15-24 anni. E’ fondamentale un’efficace e tempestiva cura che dura oltre vent’anni per poter vivere una vita dignitosa in comunione con gli altri. La medicina ha fatto passi da gigante, attualmente non esiste una cura definitiva in grado di eliminare completamente il virus dall’organismo ma possiamo contare su terapie altamente efficaci e tollerabili, i cosiddetti farmaci antiretrovirali (ART, Anti-Retroviral Therapypurtroppo)”.

L’altro intervento è rappresentato dalla dott.ssa Federica Pellicano, fisioterapista e idrokinesiterapista presso il presidio riabilitativo extraospedaliero “Gli Angeli di Padre Pio” di San Giovanni Rotondo. “Sottolinea quanto possa essere efficace coinvolgere nel processo terapeutico del piccolo paziente, colpito da tumore, la famiglia attraverso l’equipe multidisciplinare”. La riabilitazione pediatrica non è presente nei LEA, i livelli essenziali di assistenza che indicano, in Italia, l’insieme di tutte le prestazioni, servizi e attività che i cittadini hanno diritto a ottenere dal Servizio sanitario nazionale. Occorrerebbe un intervento del Terzo Settore, coinvolgendo la politica con un provvedimento legislativo sui LEA per includere le terapie fisioterapiche per il benessere  dei bambini affetti da tumore. Infine la dott.ssa Marianna Grieco, biologa nutrizionista, espone quanto, tra i fattori sociali, la mal nutrizione influisca sull’incidenza tumorale della popolazione. “40 anni fa i nostri nonni adottavano comportamenti alimentari molto differenti dai nostri, prediligendo le farine integrali, i legumi, verdura e frutta ovvero la classica dieta mediterranea. Occorrerebbe evitare di mangiare tutti i prodotti raffinati realizzati industrialmente. Una corretta alimentazione associata al movimento previene le malattie tumorali”.

Al termine della convention, è stata ribadita l’importanza di fare gli screening ovvero le indagini diagnostiche applicate su vasta scala, come nel periodo pre-pandemico, divulgando la cultura della “prevenzione” anche con campagne informative nelle scuole e coinvolgere maggiormente gli studi di medicina generale, più prossimi al cittadino.

Grazia Amoruso

 

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