L’ho voluto scrivere a caratteri cubitali su una t-shirt dando forza al grido che parte da Manfredonia a difesa dei pescatori italiani riunitisi presso il Mercato ittico per protestare contro la proposta di Action Plan della UE promosso dal Commissario alla Pesca ed all’Ambiente Virginijus Sinkevicius prevedendo una forte limitazione della pesca a strascico in tutta Europa entro il 2030 e la creazione di ulteriori aree marine protette.
Presenti il Vescovo Padre Franco Moscone, gli On. Massimo Casanova (europarlamentare) e Giandiego Gatta (componente della Commissione Agricoltura della Camera), il sindaco di Lesina Primiano Di Mauro, le marinerie più importanti dell’Adriatico e tutte le sigle sindacali.
Ho firmato una missiva indirizzata alla Premier Meloni, al Presidente Anci De Caro ed ai sindaci dei Comuni con le marinerie più importanti d’Italia:
“Egregi,
abbiamo una grande fortuna, una grande opportunità, una grande risorsa che ci accomuna: il mare, che racchiude la nostra storia, la nostra identità, la nostra ricchezza economica e sociale, il cui futuro è messo a serio rischio dalle nuove possibili normative dell’Unione Europea con l’eliminazione della pesca a strascico a partire dal 2030.
Non possiamo e non dobbiamo lasciare soli i nostri pescatori, in questa battaglia di Davide contro Golia. Un’intera categoria viene messa alla gogna e criminalizzata senza conoscere i contesti di riferimento. I primi difensori del mare sono proprio i pescatori, che hanno tutto l’interesse nel prendersi cura nel miglior modo dell’habitat e delle sue risorse, garantendo legalità e buone prassi per favorire non solo la riproduzione delle specie, ma anche la pulizia dei fondali marini, come ben dimostrato dalla Legge “Spazzamare”.
I pescatori vanno sostenuti ed incentivati e non mortificati, magari a discapito di qualche altra zona europea che ha tutt’altre caratteristiche, agli antipodi con le nostre.
Pertanto, con la presente, sono a proporre un coordinamento tra i Comuni costieri italiani, al fine di garantire loro un sostegno politico-istituzionale che possa accompagnarli in questa battaglia.
L’unione fa la forza e noi, come primi cittadini, abbiamo l’onore e l’onore di tutelare e valorizzare i nostri territori e le nostre comunità. Il default della pesca, metterebbe in ginocchio irreversibilmente l’economia, la tenuta sociale ed il futuro delle nostre città, già attanagliate da numerose problematicità imprenditoriali ed occupazionali.
Certo di un Vs positivo riscontro e, restando a disposizione per ulteriori iniziative, porgo i più cordiali saluti.
Il Sindaco di Manfredonia
Ing. Gianni ROTICE