Domenica 22 Dicembre 2024

Verso l’accertamento delle responsabilità degli uffici comunali

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«BISOGNA convenire che in questo comune c’è una macchina amministrativa che non funziona: ho trovato una struttura burocratica molto sfilacciata, con personale demotivato. Sono già intervenuto per correre ai ripari». La dichiarazione è di Maurizio Guadagno, segretario generale al Comune di Manfredonia dall’ottobre scorso, resa in consiglio comunale in risposta ad una domanda del consigliere di maggioranza indipendente, Adriano Carbone, inerente ai debiti del comune, in particolare di quelli “fuori bilancio” esposti nel rendiconto 2022. Carbone, richiamando le richieste di chiarimento sulla situazione debitoria del comune e in generale sul funzionamento della macchina amministrativa (della cui efficienza per la mancanza del personale si era lamentata anche l’assessora al bilancio), nonché le obiezioni dei revisori dei conti che «hanno espresso parere favorevole ma con la raccomandazione di attivare le procedure di verifica e di accertamento delle responsabilità», ha chiesto circostanziate spiegazioni annunciando una sua interrogazione in proposito.

«INFORMO tutta l’aula – ha dichiarato il segretario Guadagno – che ho chiesto formalmente a tutti i dirigenti di accertare le eventuali responsabilità con azioni di rivalsa ed eventuale azioni disciplinari e penali ove ci fossero i presupposti. Procedure previste per legge e che pertanto come capo della macchina amministrativa comunale, ho formalmente attivate». Ha pertanto chiesto al consigliere Carbone di soprassedere dal presentare interrogazioni invitandolo «a venire nel mio ufficio per tutte le notizie e le spiegazioni opportune». Che verranno poi rese pubbliche in consiglio comunale e magari ai cittadini?

QUELLA della forte debitoria del comune come cristallizzata nel “quadretto del sindaco Rotice”, è situazione nota e legalmente connotata con il Piano di rientro finanziario approvato e monitorato dalla Corte dei conti. È indubbiamente un pesante onere annuale che si protrarrà sino al 2027. Una situazione finanziaria delicata che viene da lontano, che non ha determinato il “dissesto finanziario” come si ostina a ripetere il sindaco Rotice nonostante le continue correzioni, ma che continua a registrare carenze e affanni come registra il Collegio dei revisori nella nota a corredo del rendiconto 2022.

IL FATTO è che questo esecutivo amministrativo non riesce a spendere denaro che pure ha a disposizione. Non si tratta di risorse rivenienti dagli incassi comunali fermi al 53per cento (che vuol dire che a pagare le tasse è un contribuente su due) ma provenienti da altre fonti. «Nel 2022 ben un milione di euro destinati al Comune di Manfredonia come ristori per il Covid-19 non sono stati utilizzati» ha esemplificato in una nota la consigliera Maria Teresa Valente. «Dove sono finiti?». È stato un ritornello dell’assessora al bilancio quello di addossare «le proprie colpe e inefficienze alla mancanza di personale, ma poi – incalza Valente – non utilizza i fondi del PNRR che consentono di assumere personale specializzato a costo zero». Così come sono stati inspiegabilmente accantonati 860mila euro «quando potevano – ha rilevato il consigliere Massimo Ciuffreda – essere impiegati per dare respiro ai tanti servizi mancanti in città». Per non parlare degli incassi dei parcheggi stradali dei quali non è stata data alcuna notizia.

  Michele Apollonio    

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