Nel corso del Consiglio Comunale monotematico “SIN MSA/Manfredonia: stato avanzamento attività di bonifica e disponibilità aree per valorizzazione” tenutosi venerdì 9 giugno è emersa chiaramente l’incapacità dell’amministrazione di Manfredonia di gestire efficacemente importanti questioni come, appunto, la valorizzazione delle aree industriali nell’area ex Enichem.
La seduta, che avrebbe dovuto rappresentare un’opportunità per discutere oltre che delle bonifiche anche dello sviluppo delle zone coinvolte, si è trasformata in una farsa disorganizzata che ha lasciato più domande che risposte.
Il principale punto di criticità è stata l’assenza del Comune di Monte Sant’Angelo, territorio in cui si trovano gran parte delle aree industriali oggetto della discussione. In un’iniziativa di tale rilevanza, sarebbe stato fondamentale coinvolgere il comune di Monte Sant’Angelo organizzando il Consiglio in modo congiunto, anziché limitarsi ad un invito al sindaco e ad alcuni consiglieri.
La presenza del management di Eni Rewind, l’azienda responsabile delle bonifiche delle aree, ha dato la possibilità ai presenti di comprendere l’avanzamento dei lavori, anche se occorre dire che i dati sono pubblici e noti già da tempo e, se l’intento era quello di verificare lo stato delle bonifiche, e assicurarsi che tutto fosse in regola, sarebbe stato opportuno invitare anche l’ARPA, l’Ispra e il Ministero dell’Ambiente, istituzioni pubbliche chiamate alla verifica e vigilanza delle operazioni di bonifica. Da evidenziare la mancanza di rappresentanza degli attori chiave interessati alla valorizzazione, oltre che del comune di Monte Sant’Angelo, anche del Consorzio ASI, dell’Autorità di Sistema Portuale e del Commissario ZES, privando così la seduta di qualsiasi significato concreto.
E dal momento che si parlava di bonifiche, è mancata del tutto la discussione sulle bonifiche dell’area SIN di Manfredonia che riguarda le discariche Pariti I, Pariti II e Conte di Troia, per cui sono stati stanziati oltre 12 milioni di euro e di cui avrebbe dovuto dare ragguagli il Sindaco Gianni Rotice.
Questo Consiglio Comunale ha lasciato il sapore amaro della consapevolezza di una scarsa visione strategica da parte dell’amministrazione comunale di Manfredonia. È ora che il sindaco di Manfredonia e la sua amministrazione si rendano conto che i cittadini meritano una leadership responsabile e impegnata, che sappia agire con coerenza e competenza per il bene collettivo.
È indispensabile che le istituzioni coinvolte mettano da parte le divergenze politiche e lavorino insieme per garantire una gestione efficace delle aree industriali ex Enichem, favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro, la tutela dell’ambiente e il benessere della comunità.
Non si può permettere che un Consiglio Comunale, che ha anche un costo che grava sulle tasche dei cittadini, si trasformi in una mera formalità senza alcun valore pratico, come se il tema delle bonifiche fosse semplicemente quello di ‘bonificare’ le coscienze.
Maria Teresa Valente
Capogruppo Consiliare CON Manfredonia